Giuseppe Pirisi è stato assolto per l’incendio del condominio di Alghero.
Giuseppe Pirisi, amministratore del condominio di via Vittorio Emanuele ad Alghero, è stato assolto con formula piena dall’accusa di incendio colposo. La sentenza, emessa dal Tribunale di Sassari, arriva a quasi otto anni dal rogo che, nella notte tra il 18 e il 19 luglio 2017, distrusse lo stabile rendendolo inabitabile.
Le accuse e il processo.
Secondo l’accusa, il disastro sarebbe stato causato dalla negligenza dell’amministratore, che non avrebbe provveduto alla pulizia dell’intercapedine condominiale. In quella zona si era accumulato materiale infiammabile che, accidentalmente, prese fuoco causando l’incendio. Tuttavia, durante il processo, la difesa di Pirisi ha dimostrato che le ipotesi accusatorie non avevano fondamento, anche grazie al lavoro di esperti e all’analisi delle prove tecniche.
Le indagini tecniche hanno evidenziato la pericolosità del primo sottopiano del palazzo, dove erano collocati prodotti altamente infiammabili e due unità di condizionamento che avrebbero dovuto essere installate all’esterno. Questi elementi hanno contribuito a far cadere l’impianto accusatorio.
Le conseguenze del rogo.
L’incendio ha avuto un impatto devastante per i condomini. Ottantadue appartamenti e diversi locali commerciali sono rimasti inagibili, costringendo 49 famiglie a trovare una nuova sistemazione. Nonostante siano trascorsi quasi otto anni e mezzo, i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza non sono ancora iniziati.
Alcuni condomini, inizialmente costituitisi parte civile contro Pirisi, hanno ritirato la propria azione durante il processo. La decisione del tribunale chiude il capitolo penale per l’ex amministratore, ma restano aperti i contenziosi civili avviati dai proprietari contro altri soggetti, tra cui Risparmio Casa, il negozio di casalinghi situato al piano terra del palazzo.
Le parole di Giuseppe Pirisi.
Soddisfazione per Pirisi, ma anche amarezza. “Anni difficili, in cui ho portato sulle mie spalle non solo il peso del processo, ma anche quello delle difficoltà vissute dalle 49 famiglie coinvolte. Ho fatto il possibile per ottenere il primo risarcimento danni dalle compagnie assicurative”, ha dichiarato Pirisi a La Nuova Sardegna.