La controversia sul porticciolo di Alghero.
Il Tar Sardegna non ha sospeso l’efficacia del provvedimento unico Suap con cui il Comune di Alghero ha autorizzato il posizionamento di chiosco con servizi balneari nella cala del Porticciolo, atto impugnato dal Gruppo d’Intervento Giuridico, rappresentato e difeso dall’avvocato Carlo Augusto Melis Costa.
La scarna motivazione, propria di un giudizio cautelare, non appare condivisibile al GrIG. Secondo il Tar sardo, infatti, ritiene non applicabile il silenzio assenso in materia ambientale, in contrasto con la giurisprudenza prevalente sul tema. “Si ricorda che il provvedimento unico Suap si fonda proprio sul silenzio assenso della gran parte delle amministrazioni pubbliche convocate in sede di conferenza di servizi. Inoltre, sempre secondo il Tar sardo, “la sospensione dell’efficacia del provvedimento non consentirebbe di ovviare all’eventuale pregiudizio, posta anche la risalenza nel tempo di una situazione di fatto e di diritto coincidente con quella attuale”, fanno sapere dall’associazione ambientalista.
Gli ambienti dunali della raccolta caletta del Porticciolo sono impreziositi dai tipici Habitat psammofili con alcuni rari endemismi come l’Anchusa crispa, eppure, ormai da tanti anni, ogni estate viene posizionato un chiosco con vari servizi balneari da parte della società esercente il campeggio contiguo esistente. Nel corso degli anni la superficie in concessione è anche stata ampliata, così come sono stati realizzati vari sottoservizi attraverso le piccole dune.
Nessuna considerazione, invece, riguardo il segnalato contrasto con le linee guida per la predisposizione dei piani di utilizzo dei litorali (P.U.L.) e l’ordinanza balneare regionale che sistematicamente vieta “la sosta e/o l’occupazione, ancorché temporanea, il calpestio delle dune e della relativa vegetazione“. La caletta del Porticciolo è tutelata con vincolo paesaggistico, rientra nel parco naturale regionale di Porto Conte.
Recentemente l’Azienda speciale di gestione del parco naturale regionale di Porto Conte ha affermato chiaramente che “l’area in concessione ricade in larga misura su una superficie riferibile all’habitat 2110 ‘dune embrionali mobili’ che si trova qui a mosaico con l’habitat 2230 ‘Dune con prati dei Malcomietalia’. Tale mosaico, a sua volta, ha contatti specifici con gli habitat 5210 ‘Matorral arborescenti a juniperus spp.’ e, sul lato prossimale all’arenile, con il 1210 ‘Vegetazione annua delle linee di deposito marine‘.”
“Inoltre, il Servizio Valutazione impatti e incidenze ambientali dell’assessorato non ha dato il necessario parere positivo al termine della procedura di valutazione di incidenza ambientale evidentemente per un nuovo progetto del chiosco e servizi balneari, archiviando la suddetta procedura, perché non sono state fornite dalla Soc. Il Porticciolo s.r.l. le integrazioni e i chiarimenti richiesti per iscritto e nel corso di due riunioni tecniche”, proseguono gli ambientalisti.
Il GrIG valuterà insieme al proprio Legale e ai tanti associazioni e comitati che han sostenuto l’azione legale l’ulteriore percorso per la difesa e la salvaguardia dei valori ambientali, naturalistici e paesaggistici della caletta del Porticciolo.