Sessant’anni di vendemmie ad Alghero, festa per l’enologo Parpinello

parpinello alghero

L’evento per celebrare l’anniversario ad Alghero dell’enologo Parpinello.

Il 29 giugno 2024 alle 18.30 presso la Cantina Poderi Parpinello, a Janna de Mare, sulla Strada Statale 291 – Sassari-Alghero, uscita Lago di Baratz-Argentiera, ci sarà un incontro per celebrare l’anniversario delle “60 vendemmie” dell’enologo Giampaolo Parpinello, fondatore della azienda vitivinicola con un evento privato.

A organizzarlo la cantina Poderi Parpinello e sarà l’occasione per ripercorrere una lunga storia di vita dedicata alla vigna e al vino dell’Isola attraverso le parole di Luca Gardini, wine critic di fama internazionale, scrittore e tra i più grandi esperti del settore. All’incontro interverranno il professor Antonio Farris dell’Università di Sassari e l’imprenditore viticoltore Fabrizio Ragnedda di Arzachena. Modera il giornalista de L’Unione Sarda Roberto Ripa.

Era il 1964 quando Giampaolo Parpinello, oggi decano degli enologi sardi, arriva nell’Isola per iniziare un
lungo cammino professionale e umano costellato di successi e caratterizzato da una grande passione per il lavoro in vigna e per il vino. Originario di Oderzo, in provincia di Treviso, dopo aver terminato gli studi alla prestigiosa Scuola Enologica di Conegliano Veneto sbarca in Sardegna per svolgere l’attività di enologo, aveva appena 21 anni. Con lui anche la moglie Luigina Pozzebon, radici venete come il marito e genitori che vivono ad Arborea. In quello stesso anno, 1964, Giampaolo segue la sua prima vendemmia nell’Isola, ma il rapporto con la vigna nasce molto prima.

A trasmettergli questa passione, infatti, è il padre Luigi che agli inizi degli anni ‘50 lo portava con sè durante le vendemmie nei vigneti di proprietà. Dal 1965 lavora nella Cantina del Vermentino di Monti per 5 anni, restando poi consulente per circa altri 12. Alghero Nel gennaio 1970 Giampaolo Parpinello viene chiamato a dirigere la Cantina Sociale di Santa Maria la Palma. Qui resterà per oltre 30 anni. Un lungo percorso all’insegna dell’alta qualità, della tradizione e dell’innovazione tecnica. Con una spiccata attenzione, naturalmente, ai conti economici.

Non a caso nello studio “Le cantine sociali sarde nel Novecento” (Sandro Ruju, 2000) si riporta che nel 1990 Leonardo Di Felice, responsabile del servizio assistenza dell’ERSAT, in un breve saggio scriveva: “Mentre la Cantina di Santa Maria la Palma (dotata di linee di lavorazione ad altissima tecnologia che le permettono di destinare al mercato ottimi prodotti) era in grado di ottenere ricavi soddisfacenti, una cantina storica e di dimensioni più rilevanti come quella di Quartu Sant’Elena trovava serie difficoltà a far quadrare i conti, tantoche era costretta ad offrire ai soci un prezzo di liquidazione dell’uva, inferiore di 3/5 a quello offerto dalla cantina algherese”.


Giampaolo Parpinello è stato il papà dell’Aragosta, un Vermentino fresco e leggero che ha spopolato nell’Isola negli anni Settanta/Ottanta, in pieno boom turistico. ricorda lo stesso Giampaolo Parpinello nel corso di un’intervista rilasciata nel 2004 al giornalista Lucio Salis. Sono anni in cui progressivamente anche nell’Isola la figura dell’enologo assume un ruolo strategico, non solo dal punto di vista tecnico-produttivo, ma anche sul fronte imprenditoriale. Parpinello ha una grande preparazione e soprattutto una visione nuova delle scelte enologiche, qualitative e aziendali. In questi anni matura una straordinaria esperienza professionale nella direzione e nelle consulenze presso importanti cantine sarde. A lui e alla grande intesa con Billia Cherchi di Usini si deve la nascita e il successo del Tuvaoes. E sempre con il compianto Billia danno vita al primo Cagnulari in purezza, vino che lo emoziona più di altri. Parpinello capisce subito la grande potenzialità che questo vitigno poteva esprimere.

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