Il rilancio dell’agricoltura ad Alghero.
“Per una regione come la Sardegna, che oggi trae dall’agroalimentare e dal turismo importanti opportunità di crescita economica e di occupazione, diventano delle priorità irrinunciabili sostenibilità, innovazione, cooperazione e ricambio generazionale”. Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, giovedì ad Alghero nel corso della giornata di chiusura della summer school “Hackathon Camp“, un’iniziativa promossa dalla Rete rurale nazionale con il sostegno della Regione Sardegna e il coinvolgimento di 11 Regioni e 24 università italiane, tra le quali quella di Sassari con il Dipartimento di Agraria, che dal 5 settembre ha visto impegnate, nel territorio della Nurra, oltre 80 persone tra studenti, docenti, imprenditori agricoli e professionisti del settore.
“In particolare – ha aggiunto l’esponente della Giunta Solinas – l’innovazione sostenibile, dal punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale, è fondamentale per le aziende che intendono restare competitive sul mercato e necessita di un raccordo sempre più stretto tra le imprese che investono, le Università che mettono a disposizione il know-how, e le istituzioni che possono incentivare e cofinanziare i progetti innovativi, per loro natura caratterizzati da margini di rischio elevati e superiori rispetto ai rischi già molto alti legati al semplice operare in agricoltura“.
La summer school “Hackathon Camp” si inscrive all’interno del progetto nazionale “RuralWorlds-Parole come Semi” promosso dal Ministero delle Politiche agricole e dalla Rete rurale nazionale, partito a gennaio 2022 con una fase di formazione online che ha riguardato i grandi temi della nuova Pac, giovani, innovazione, sostenibilità, cooperazione, e ha interessato oltre 600 studenti in tutta Italia, di cui circa 30 del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari. Dopo un test di selezione, 46 studenti da tutta Italia sono stati selezionati per la summer school, che quest’anno si è tenuta in Sardegna, l’anno scorso in Umbria e Sicilia, con l’obiettivo di favorire l’acquisizione di competenze chiave e sperimentare nuovi strumenti didattici che permettano ai giovani di lavorare insieme alle Istituzioni e alle Università sui problemi concreti delle aziende, sviluppando la capacità di problem solving e l’orientamento all’innovazione..