Le precisazioni dell’Asl in merito all’episodio avvenuto all’ospedale di Alghero.
In merito agli articoli pubblicati in questi giorni sul Pronto Soccorso dell’ospedale Civile di Alghero, la Direzione
della Asl di Sassari precisa quanto segue:
Per una giusta analisi degli accessi al pronto soccorso è necessaria l’analisi del Triage, il sistema utilizzato per selezionare i soggetti arrivati al Pronto Soccorso in base alla gravità delle patologie riportate: l’accesso alle cure al Ps avviene infatti sulla base della gravità delle condizioni dei pazienti. dopo una prima valutazione il grado di urgenza di ogni paziente è rappresentato da un codice colore assegnato al suo arrivo nella struttura ospedaliera.
Nel corso del 2023 il Pronto Soccorso dell’ospedale Civile di Alghero ha Registrato 24.233 accessi, di cui:
– 581 codici rossi (il 2,3%), con accesso diretto alle cure
– 9.072 codici gialli (37,4%), con un tempo medio d’attesa di 36
minuti
– 13.244 codici verdi (54%), con un tempo medio d’attesa 102 minuti
– 1.331 codici bianchi (5,4%), con un tempo medio d’attesa di 186
minuti
Nella giornata di venerdì 26 gennaio scorso, in cui si è registrato l’episodio di danneggiamento di cui si parlato sugli organi di stampa, che, grazie alla professionalità degli operatori in servizio, non ha registrato danni ne’ alle persone ne’ alle cose, si sono registrati 71 accessi, di cui:
– 1 codice rosso,
– 35 codici gialli, con un tempo medio d’attesa di 27 minuti
– 33 codici verdi, con un tempo medio d’attesa 149 minuti
Quella di venerdì 26 gennaio è stata una giornata di particolare afflusso di codici gialli: circa il 50% degli accessi complessivi della giornata, che ha richiesto un impegno particolare al personale in sevizio (due medici, tre infermieri, un oss e due ausiliari per turno).
Nella fascia oraria dalle 10.30 alle 17.30 si sono registrati 48 accessi, di cui:
– 19 codici gialli, (tra questi un bambino di un anno arrivato alle ore
15.07 con una crisi respiratoria)
– 1 codice rosso, un paziente pediatrico di un anno, arrivato alle
17.19, con una grave crisi respiratoria in corso
Oltre a 28 codici verdi: tra questi, alle ore 10.48, è stato registrato un paziente con una ferita al dito e al gomito, responsabile del danneggiamento, segnalato alle forze dell’ordine. Il paziente in questione al suo arrivo al Pronto Soccorso è stato immediatamente valutato e medicato, prima di avviarlo verso il percorso ortopedico, era però necessario che il medico in servizio lo prendesse in carico per suturare le ferite. Alle 14 il paziente, al cambio turno, è stato rivalutato dal personale, ed è stato chiamato alle 17 per esser visto dal medico. L’arrivo però
del codice rosso pediatrico pochi minuti dopo il suo ingresso e una rivalutazione urgente di un codice giallo che richiedeva anche la consulenza chirurgica, ha ulteriormente posticipato la presa in carico del paziente che è andato in escandescenza, costringendo il personale sanitario in servizio a contattare le forze dell’ordine.
“Si ricorda alla popolazione che i codici verdi avrebbero potuto trovare adeguata risposta anche rivolgendosi al Servizio di continuità assistenziale, come dal proprio medico di medicina generale o pediatra o dalla Guardia Medica. L’occasione è propizia per ricordare che il Servizio Sanitario Regionale per il trattamento delle urgenze prevede l’integrazione di diverse figure: i lunghi tempi d’attesa citati nell’articolo sono conseguenza di un uso improprio del Sistema sanitario Regionale. È opportuno non ricorrere al Pronto Soccorso per ottenere
visite per disturbi di lieve entità: in questo caso bisogna rivolgersi al Medico di Medicina Generale (o al Pediatra di libera scelta) nelle ore diurne, alla Guardia Medica in quelle notturne”, dichiara Giovanni Sechi, responsabile del Pronto Soccorso dell’ospedale Civile di Alghero.
In questi giorni la Asl ha formalmente incaricato i titolari direttori delle Sc di Medicina e chirurgia di accettazione e urgenza (Pronto soccorso), stabilizzando una situazione di precariato persistente da diversi anni. Questa scelta strategica, insieme al rinforzamento del personale professionale e di misure straordinarie per la gestione di temporanei afflussi massicci di codici gialli o rossi, eviterà ragionevolmente lunghe attese anche per i codici di priorità inferiore che comunque dovrebbero esser gestiti dai Medici di medicina generale o dalle Guardie mediche, anche questi in via di potenziamento.