La pineta di Alghero sporca dopo i festeggiamenti di Ferragosto.
Vetro per terra, lattine sugli alberi, cartoni di pizza nelle aiuole, plastica, umido e mozziconi hanno accolto ieri bagnanti e turisti all’ingresso della pineta di Alghero. È così che è iniziata la giornata più importante della stagione per la cittadina turistica fulcro del turismo nord occidentale sardo. Probabilmente, il risultato di una festa in spiaggia per celebrare il Ferragosto, che nessuno avrebbe notato se la pineta non fosse stata trasformata in una discarica temporanea.
Sicuramente, un brutto segnale per una cittadina che ha fatto della lotta ambientale nelle spiagge una bandiera, arrivando persino al divieto totale di fumo per i bagnanti. L’animo degli algheresi infatti non demorde.
La mattina alcuni cittadini si sono dati da fare raccogliendo 400 litri di spazzatura dalla spiaggia. Tuttavia, nonostante lo lodevole sforzo, buona parte delle dune è ancora ricoperta.
Dei cittadini hanno anche dato l’esempio setacciando la spiaggia da centinaia di mozziconi, mentre le persone intorno fumavano e non solo non rispettavano il divieto, ma continuavano incuranti a buttare le sigarette nella sabbia senza dotarsi di un proprio posacenere.
La risposta della comunità non si è dunque fatta attendere, ma ci raccontano alcuni bagnanti che le loro azioni non sono così poco comuni. Alcuni sono soliti passare buona parte delle proprie giornate a ripulire la spiaggia che amano. Un ottimo messaggio che dovrebbe trovare maggiore supporto pubblico.
Non serve urlare allo scandalo. Tuttavia, simili comportamenti rischiano di fare diventare ancora più rigide le norme che dovrebbero garantire la libertà nelle nostre spiagge. Se dobbiamo avere sempre più controllori anche in questi spazi, significa che la nostra civiltà ha più strada da fare di quanto pensassimo.