La proposta per Alghero: “Ecco come portare voli Ryanair durante l’inverno”

Ryanair Alghero

Dall’ex sindaco Mario Bruno una proposta per trattenere Ryanair ad Alghero

L’ex sindaco di Alghero Mario Bruno lancia una proposta per convincere Ryanair a restare coi suoi voli low cost anche nei mesi invernali. “Un patto con Ryanair per portare davvero 2 milioni di passeggeri in più in Sardegna, ma attraverso nuovi voli soprattutto nella stagione invernale, con l’abolizione della addizionale comunale sui diritti di imbarco“. Lo propone Mario Bruno, prendendo spunto dall’entrata in vigore della norma statale che consente alla Calabria dal 1 agosto prossimo di abolire la tassa, spostando l’onore verso lo Stato dai passeggeri alla Regione.

“Sarebbe un moltiplicatore esponenziale fondamentale per l’economia dell’isola, soprattutto nei mesi invernali, con ricadute sul territorio di gran lunga superiori all’esborso regionale – pur importante – per abolire la tassa. Verrebbe rafforzata l’attrattività turistica per tutto l’anno. Ci sarebbe anche un notevole risparmio per i passeggeri sul prezzo finale del biglietto, su tutte le tratte, di tutte le compagnie aeree. Conosco bene l’argomento della tassa comunale sui diritti d’imbarco – prosegue Bruno – perché fu oggetto di una mia battaglia da Sindaco di Alghero. Il Comune con la mia giunta nel 2016 aveva aderito alla class action formata da altri dodici comuni italiani che chiedevano allo Stato il riconoscimento delle spettanze mai riscosse su una tassa definita comunale, ma che porta solo briciole nelle casse degli enti locali. Un credito milionario vantato dal 2005 anche da Alghero.

L’esempio dalla Calabria

Quella tassa anche in Sardegna, sull’esempio della Calabria – incalza l’ex sindaco di Alghero – va ora abolita. Anche se è paradossale che le Regioni debbano compensare lo Stato, come avviene in Calabria.
Le tasse aeroportuali, di vario genere – spiega Mario Bruno – incidono per circa il 40% del prezzo finale del biglietto aereo. L’addizionale comunale è una tassa di 6.5 euro per biglietto. Quando fu istituita il legislatore motivò con l’esigenza di offrire ‘una misura di sostegno, agli enti locali che sopportano la ricaduta della presenza di un aeroporto’. Istituita nel 2004, allora con 1 euro a passeggero imbarcato. Nel corso degli anni l’importo è cresciuto fino a 6,50 euro”.

“Di questa somma 5 euro sono destinati all’Inps, 50 centesimi al servizio antincendio negli aeroporti. Un euro viene invece ripartito da Enav per i costi sostenuti per garantire la sicurezza ai propri impianti e al “comparto sicurezza” sia per il finanziamento di misure di prevenzione e contrasto della criminalità e sia per il potenziamento della sicurezza di aeroporti e stazioni ferroviarie. Solo una piccola parte di questo euro è destinata ai comuni. Briciole. Intervengano i parlamentari sardi e la Regione. Ora quella tassa bisogna cancellarla, per creare economia e portare nuovi voli nella stagione invernale”.

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