Le richieste di Ryanair accolte dal sindaco di Alghero.
Il segnale lanciato dalla compagnia Ryanair nella presentazione del programma 2025 con la richiesta di abolizione della tassa di imbarco in Sardegna riceve le dichiarazioni al riguardo del sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto.
“Rispetto alla richiesta sull’abolizione della addizionale sui diritti di imbarco siamo pronti, per la nostra quota a parte, ad avviare un ragionamento capace di comprimere quanto più possibile i costi per i vettori ai quali riconosciamo un ruolo fondamentale per lo sviluppo della destinazione” afferma il primo cittadino.
“Allo stesso tempo – specifica – ci piacerebbe ottimizzare gli sforzi con gli stessi vettori per rafforzare i collegamenti con le destinazioni italiane ed europee anche nei periodi dell’anno in cui il nostro aeroporto registra numeri minimi di passeggeri”.
Raimondo Cacciotto ritiene il tema in linea con le strategie di sviluppo della Regione, che ha interloquito con Ryanair avviando una discussione che mette in primo piano il rilancio della programmazione più ampia dal punto di vista temporale, con incrementi dei collegamenti nel periodo invernale.
L’ex sindaco Bruno: “L’addizionale comunale va cancellata davvero, per creare economia”.
Anche l’ex sindaco è intervenuto riguardo alla tassa comunale d’imbarco. ”Intervengano i parlamentari sardi, a cominciare dal Presidente della Commissione Trasporti della Camera. L’addizionale comunale va cancellata davvero, per creare economia e portare nuovi voli nella stagione invernale“.
”Il Comune di Alghero con la mia giunta – spiega Bruno – nel 2016 aveva aderito alla class action formata da altri dodici comuni italiani che chiedevano allo Stato il riconoscimento delle spettanze mai riscosse su una tassa definita comunale, ma che porta solo briciole nelle casse degli enti locali. Un credito milionario vantato dal 2005 anche da Alghero. Quella tassa anche per la Sardegna, va ora abolita. Le tasse aeroportuali, di vario genere incidono per circa il 40% del prezzo finale del biglietto aereo”
”L’addizionale comunale – prosegue Bruno – è una tassa di 6.5 euro per biglietto. Quando fu istituita il legislatore motivò con l’esigenza di offrire ‘una misura di sostegno, agli enti locali che sopportano la ricaduta della presenza di un aeroporto’. Istituita nel 2004, allora con 1 euro a passeggero imbarcato. Nel corso degli anni l’importo è cresciuto fino a 6,50 euro. Di questa somma 5 euro sono destinati all’Inps, 50 centesimi al servizio antincendio negli aeroporti. Un euro viene invece ripartito da Enav per i costi sostenuti per garantire la sicurezza ai propri impianti e al “comparto sicurezza” sia per il finanziamento di misure di prevenzione e contrasto della criminalità e sia per il potenziamento della sicurezza di aeroporti e stazioni ferroviarie. Si trovino altre fonti di copertura, si cancelli la tassa che, fra l’altro, coi comuni ha poco a che fare”.