Fratelli d’Italia contro il regolamento di Alghero sui tavolini all’aperto
Fratelli d’Italia ad Alghero si scaglia contro la maggioranza che ha varato le nuove regole sul suolo pubblico e i tavolini all’aperto. “Dopo 13 ore di Consiglio comunale, la maggioranza ha imposto un regolamento sui suoli pubblici scritto senza alcun reale dialogo con le associazioni di categoria – denuncia il capogruppo Fdi Alessandro Cocco -. Ignorando le reali esigenze degli operatori economici e trasformando un tema cruciale in un attacco sistematico nei confronti di chi investe e lavora ad Alghero”.
“Fratelli d’Italia ha presentato 40 emendamenti migliorativi, con l’obiettivo di ridurre la burocrazia per gli operatori, garantire maggiore chiarezza e certezze normative, aprire nuovi spazi di socialità e presidio del territorio, dare più tempo agli esercenti per adeguarsi alle nuove norme, prevedere incentivi e premialità per chi investe, assume e offre servizi di qualità. Tutti gli emendamenti sono stati bocciati senza alcuna motivazione, con una semplice prova di forza, dimostrando quanto la maggioranza fosse sorda a ogni proposta migliorativa, lontana dai suoi stessi ipocriti richiami alla condivisione”.
“Evidente conflitto d’interesse”
“A rendere ancora più grave questa vicenda è l’assoluta inopportunità politica nel far presentare il regolamento all’assessore Daga (Pd), in evidente conflitto di interesse. Chissà cosa avrebbe detto e fatto la sinistra se le parti fossero state invertite! Un regolamento ipocrita ed equilibrista, che crea trattamenti diseguali tra gli operatori, aprendo così la strada a possibili impugnazioni davanti al TAR, e che non migliora in alcun modo l’equilibrio necessario tra libera impresa e vivibilità della nostra città”.
“Fratelli d’Italia ha votato contro questo scempio, perché la nostra idea di regolamentazione non è quella di punire le imprese, ma di garantire regole chiare, sostenibili e realmente applicabili, accompagnate dai giusti incentivi e dai necessari controlli. Continuiamo a credere che serva un regolamento che non soffochi il commercio e che non penalizzi chi investe e lavora ad Alghero”.