Zona gialla ad Alghero, per bar e ristoranti deroga alle norme sul suolo pubblico

L’ordinanza del sindaco di Alghero.

Suolo pubblico in deroga ai regolamenti comunali per le attività di bar e ristorazione. Da domani, 17 maggio, in vista dell’entrata in vigore della zona gialla, l’Amministrazione applica una serie di deroghe in via straordinaria per gli esercenti sprovvisti di suolo pubblico ed impossibilitati ad averlo per via delle misure contenute nel Piano del Commercio, per quanto attiene il posizionamento di tavolini all’aperto.

È quanto previsto dell’ordinanza firmata oggi dal sindaco Mario Conoci che va incontro alle attività che a causa dell’emergenza hanno subito più contraccolpi. La decisione arriva a seguito degli incontri tenuti dagli Assessori Giovanna Caria e Giorgia Vaccaro con i rappresentanti delle categorie dei pubblici esercizi di Alghero, nei giorni scorsi, in cui si è definito il percorso che oggi viene attuato con l’ordinanza, definita in coordinamento con l’Assessore all’Urbanistica Emiliano Piras. “È una deroga vitale per i pubblici esercizi, considerate le restrizioni dei protocolli previsti dallo Stato, ed è assolutamente prioritario intervenire con tempestività e massima apertura, consentire anche agli operatori privi di spazi all’aperto di poter riprendere a lavorare”, afferma il Sindaco Mario Conoci.

In considerazione della zona gialla che prevede che bar e ristoranti possono stare aperti a pranzo e a cena, purché all’aperto, dalle 5 alle 22, l’intervento a firma del aindaco vuole sostenere le attività impossibilitate ad aprire a causa delle limitazioni che seppure consenta la riapertura per gli esercizi di somministrazione introduce notevoli limitazioni per chi, per materia regolamentare, è impossibilitato ad ottenere l’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico. Per chi non ha verande, spazi pubblici o privati all’aperto, le deroghe per i bar e ristoranti riguardano soprattutto l’autorizzazione, per il periodo in cui è consentita la somministrazione soltanto all’aperto e limitatamente alle attività prive di suolo pubblico o privato aperto al pubblico, l’occupazione di suolo anche in deroga al vigente regolamento segnatamente per gli aspetti disciplinati dai paragrafi 8 e 9 dell’art. 11 sez. 3b del piano del commercio, aspetti legati a: frontalità, visibilità, limiti di distanza dal punto più lontano del suolo pubblico dall’accesso all’esercizio, doppi poligoni. L’ordinanza potrà poi essere integrata o modificata in base alle nuove prescrizioni che dovessero arrivare dal Governo.

L’ordinanza completa.

Condividi l'articolo