Un reperto storico all’Asinara.
Un ritorno sull’isola dell’Asinara da parte di Carlo Hendel, un agronomo che lavorò durante il periodo del carcere e che per passione ha promosso attraverso un portale sul web, storie e racconti che riguardano l’Asinara. Questa volta Hendel ha voluto consegnare simbolicamente nelle mani del commissario e del direttore del Parco Gabriela Scanu e Vittorio Gazale, un importante reperto storico per arricchire l’esposizione dell’Osservatorio della Memoria ospitato nella ex diramazione centrale di Cala d’Oliva.
Un proiettile inoffensivo.
Un proiettile di spingarda, un vero e proprio ordigno inoffensivo, che ritorna nella sua sede naturale, il Parco Nazionale Asinara e Amp. Si tratta di una sfera di pietra del diametro 12 centimetri e di 1,7 chilogrammi di peso, ritrovata presso la secca di Punta Trabuccato intorno agli anni ’60. Nello stesso punto di rinvenimento del proiettile, tra la densa prateria di posidonia, anche l’affusto di una bombarda inglobato, quasi interamente, dalle concrezioni marine e saldamente ancorato sul fondo marino, a circa 5,5 metri di profondità.
Un rinvenimento che richiama la posizione strategica dell’isola per le rotte che si dirigevano verso la Provenza, le Baleari e la penisola italiana; l’Asinara rappresentava un passaggio obbligato soprattutto durante i mesi invernali poiché le sue coste potevano fornire utile riparo dalle burrasche alle imbarcazioni in transito. Ed ecco allora che la restituzione alla “naturale destinazione” di un proiettile di pietra, di
indiscusso valore, incrementa la valenza e la impedito la scomparsa.
Il valore storico dell’Asinara.
In questo senso assumono un significato importante le parole di Carlo Hendel: “Con questa azione
si intende rivolgere una accorata sollecitazione a tutte le persone che sono in possesso di cimeli
storici, d’ogni epoca, di volerli affidare al conoscenza e contribuisce a valorizzare l’azione di
conservazione effettuata da coloro che ne hanno meritoriamente Parco Nazionale dell’Asinara per
essere conservati nell’Osservatorio della Memoria di Cala d’Oliva, affinché, a testimonianza del
valore della storia dell’Asinara, possano essere osservati dagli specialisti e ammirati dal più alto
numero di visitatori“.
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