Il ricordo del cane a Bono impresso sulla sabbia di Platamona.
Il massacro del cane cieco e sordo, durante la festa di San Raimondo a Bono, ha fatto parecchio discutere ed è l’ennesimo caso di maltrattamenti contro gli animali in Sardegna, dopo il triste episodio che fece discutere all’inizio dell’estate a Lanusei, dove un gattino fu lanciato da un ponte da un ragazzino.
Anche questo episodio, che ha coinvolto giovanissimi, che però non sono stati identificati, ha fatto riflettere e Alex, questo il nome del cane anziano ucciso a botte, è diventato una scultura di sabbia, grazie a Nicola Urru, artista che dedica le sue opere sul litorale di Platamona, a temi sociali molto importanti.
L’opera di Urru raffigura tre demoni che circondano il cane armati di bastoni, con le labbra serrate da un lucchetto, un riferimento alla tortura di San Raimondo, che fu ridotto al silenzio con lo stesso crudele metodo. L’artista paragona questo silenzio a quello che circonda la violenza inflitta ad Alex, un animale fragile che si fidava dell’uomo, picchiato senza motivo se non per un malato divertimento.
Attraverso i social, Urru ha lanciato un appello affinché chiunque abbia informazioni sulla vicenda di Alex si faccia avanti e denunci. L’associazione animalista Leidaa ha presentato una denuncia ai carabinieri, ma finora i responsabili non sono stati identificati.