Studenti di Bono contro le dipendenze patologiche.
Dipendenze da alcool e droga, ma anche gioco d’azzardo patologico: sono questi i temi trattati dai professionisti della Asl di Sassari con oltre un centinaio di studenti di Bono dell’istituto di istruzione “E. Fermi” di Ozieri.
Un evento molto partecipato che ha visto in prima fila la dirigente scolastica Sandra Carta e la referente Adriana Fenu, che ha coinvolto gli studenti della sede staccata di Bono dai 14 ai 18 anni che negli scorsi giorni hanno ascoltato con attenzione le parole del direttore del Servizio delle Dipendenze patologiche e della Responsabile del Servizio per i Disturbi Alcol correlati della Asl di Sassari, Paolo Milia e Gianfranca Nieddu.
“L’imponente diffusione nella popolazione generale dell’uso esponenziale di sostanze stupefacenti e alcool, come modalità operativa comunemente accettata, oltre alla crescente dipendenza dal gioco d’azzardo patologico (online in maniera particolare), rende indispensabile interventi mirati tra i giovani e giovanissimi nell’intento di tutelare la salute e il benessere psicofisico dei nostri giovani”, spiega il direttore del Serd Paolo Milia.
L’incontro rientra tra le attività di prevenzione e sensibilizzazione portate avanti dalla Asl di Sassari e inserite all’interno del piano di lavoro dell’educazione civica, volto a sensibilizzare le nuove generazioni verso lo sviluppo di atteggiamenti e comportamenti responsabili sul tema delle dipendenze, “nell’intento di creare una memoria cosciente e maggiormente consapevole nei giovanissimi”, precisa Milia.
“Abbiamo affrontato il tema dell’uso e il mis-uso, fino alla dipendenza, di alcool e di uso di sostanze, nell’intento di trasmettere ai ragazzi spunti di riflessione per sviluppare la capacità di riconoscere e fronteggiare le varie pressioni sociali che possono essere alla base della spinta a usare qualsiasi tipo di sostanza. Accrescere i livelli di conoscenza e di consapevolezza rispetto alle dipendenze da sostanze e da alcool, aiuta a modificare non solo le conoscenze presunte ma anche le convinzioni errate, emerse chiaramente nella popolazione studentesca, fornendo loro elementi di riflessione e strumenti mirati a promuovere strategie comportamentali più utili per il proprio benessere”, conclude la responsabile del Servizio per i Disturbi Alcol correlati, Gianfranca Nieddu.
Fondamentale in questo percorso la presenza forte della Scuola e dei docenti nel contribuire all’educazione dei ragazzi verso scelte di uno stile di vita sano e responsabile.