Voleva che la terra di Bonorva bruciasse ancora, arrestato col fuoco in mano

Dopo giorni di fuoco e lacrime un allevatore voleva appiccare un altro incendio a Bonorva

Non bastavano le campagne distrutte e gli sforzi immensi per domare le fiamme, un uomo è stato arrestato mentre appiccava il fuoco a Bonorva. Proprio una delle zone più ferite in Sardegna dai roghi degli ultimi dieci giorni di fuoco. Dove le fiamme hanno camminato giorno e notte, nonostante un’imponente macchina antincendio che ha operato dal cielo e da terra.

Dopo i primi giorni di devastazione la presidente dell’Anci Sardegna, Daniela Falcioni, aveva mostrato un’immagine del sindaco di Bonorva in lacrime davanti a quello scempio. “Chiunque voglia distruggere la Sardegna sta vincendo. E noi siamo così impotenti. E non possiamo farci nulla”. Queste erano state le parole di Massimo D’Agostino.

Allevatore di Burgos arrestato a Bonorva

Spesso viene più facile pensare che il mostro cattivo arrivi da fuori. Ma bisogna considerare che chi vuole distruggere la Sardegna possa essere un figlio di questa terra. Come quello arrestato ieri dai carabinieri, non è un colletto bianco legato alla speculazione sull’eolico: è un allevatore di Burgos di neanche sessant’anni. A incastrarlo è stato un carabiniere fuori servizio ma in uniforme. Il militare, che lavora nel Radiomobile della Compagnia di Bono, stava passando lungo la provinciale 43, in località Belvedere. Il giovane ha notato un’auto ferma e un uomo che teneva in mano un fazzoletto incendiato.

“Tuttavia, alla vista del carabiniere in uniforme – spiegano dal Comando provinciale dei carabinieri -, il predetto gettava subito il fazzoletto bruciato sull’asfalto, pertanto si evitava lo sviluppo di fiamme pericolose tra le sterpaglie. Successivamente, sul posto giungevano i servizi perlustrativi delle Stazioni di Torralba e Mores che svolti tutti gli accertamenti del caso lo dichiaravano in stato di arresto. L’attività si inserisce nell’ambito di specifici servizi di controllo del territorio attuati dai carabinieri per la prevenzione degli incendi, tenuto conto dei numerosi focolai che si sono sviluppati negli ultimi giorni nelle aree limitrofe e che stanno provocando gravi danni a tutto il territorio nonché pericolo per gli allevatori e cittadini”.

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