Diportisti salvati nel porto fluviale di Bosa dopo un’avaria
Avaria al motore mentre rientravano nel porto fluviale di Bosa per salvare due diportisti ed evitare danni è intervenuta la Guardia costiera. Il problema risale a domenica pomeriggio e se n’è occupato il personale guidato dal tenente di vascello Fabrizio Frascella. Mentre l’imbarcazione stava tornando al porto fluviale di Bosa, si è verificata improvvisamente un’avaria al motore. A causa delle condizioni meteorologiche, la barca si è trovata rapidamente vicino alla diga esterna all’imboccatura del fiume Temo. I diportisti hanno quindi chiamato il numero blu 1530 per richiedere aiuto e poco dopo è arrivata la motovedetta Cp 835 che ha salvato i due diportisti, uno dei quali si era rifugiato tra i massi della diga esterna.
Dopo aver messo al sicuro i due diportisti, l’equipaggio della Guardia Costiera ha evitato il rischio di inquinamento marino (dato che a bordo c’erano diverse decine di litri di carburante) e di sicurezza per la navigazione e il nuoto nelle zone affollate. Il natante è stato agganciato e trainato fino al molo del porto fluviale di Bosa. Una volta ormeggiata, l’imbarcazione, danneggiata dai continui urti contro i massi della diga esterna, si è parzialmente affondata.
I militari poi hanno circondato l’imbarcazione con barriere galleggianti e hanno seguito le operazioni di galleggiamento, traino e alaggio dell’imbarcazione, eseguite dai sommozzatori della Nautica Pinna, a nome del proprietario.
Ieri sono scattate anche tre sanzioni per violazione dell’ordinanza balneare (ormeggio e navigazione all’interno di aree destinate alla balneazione), del codice della nautica da diporto (assenza di documenti di bordo) e ordinanza di sicurezza portuale (unità alla fonda alla foce del fiume Temo). Due sanzioni anche ad automobilisti che che, sprovvisti di autorizzazione, avevano parcheggiato all’interno delle aree portuali di Isola Rossa.