Prevista la realizzazione dei primi otto chilometri di condotte.
Lavori al via per il nuovo acquedotto di Bosa. Sono iniziati nei giorni scorsi i cantieri per realizzare i primi otto chilometro e mezzo dalla diga di Monte Crispu a Bosa Centro, mediante la realizzazione di una nuova condotta in ghisa sferoidale che consentirà di mandare in pensione le vecchie tubature in “carta velina” soggette a continue rotture (anche oggi le squadre di Abbanoa sono a lavoro per eliminare l’ennesima perdita).
I cantieri avviati in questi giorni consentiranno di sostituire otto chilometri e mezzo di acquedotto grazie a un investimento di cinque milioni di euro. Ad aggiudicarsi i lavori è stato un raggruppamento temporaneo d’imprese guidato dalla ditta sarda Edicor che, come prevede il capitolato d’appalto, ha settanta giorni di tempo per completare l’opera.
I cantieri sono iniziati dopo un complesso iter per reperire i fondi, completare le progettazioni, ottenere le innumerevoli autorizzazioni e appaltare le opere. “Con la collaborazione di tutti gli enti chiamati a esprimersi nel procedimento – commenta soddisfatto il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas – siamo riusciti a progettare e realizzare un intervento di grandissima rilevanza sia dal punto di vista tecnico, per le innovazioni che saranno attuate, sia dal punto di via gestionale per i grandissimi riflessi che avrà sul servizio idrico”.
A settembre inizierà il secondo lotto per rifare i sei chilometri nel tratto Barasumene-Monte Crispu. L’opera sarà realizzata con una tecnica innovativa, il relining, che garantirà tempi rapidi di esecuzione nel pieno rispetto dell’ambiente e soprattutto nuove condotte ultraresistenti in un particolare materiale cinque volte più resistente dell’acciaio, il kevlar, che per le sue qualità viene utilizzato addirittura per realizzare i giubbotti antiproiettile. Le tecniche scelte da Abbanoa per risanare la condotta oggetto dell’intervento consentono di operare senza scavo.
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