A Burgos l’anno della legalità dedicato a Bonifacio Tilocca
di Carolina Bastiani
Il 29 febbraio 2024 a Burgos è cominciato l’anno della legalità in onore di Bonifacio Tilocca. Vent’anni fa morì a causa di un ordigno davanti alla sua abitazione. Bonifacio Tilocca era il padre di Pino Tilocca, insegnante di scuola elementare che nel 2000 si candidò alle amministrative di Burgos. Il 16 aprile divenne sindaco e, sin da subito, si impegnò in un’azione di rinnovamento generale. Durante i lavori di svecchiamento, però, Pino e Bonifacio Tilocca divennero vittime di diversi atti intimidatori. Il primo ordigno esplosivo comparve nei pressi della loro casa nel febbraio del 2002. Il secondo, il 12 aprile. Il 23 settembre saltò in aria la macchina di Pino. A quel punto, le Forze dell’Ordine rafforzarono le misure di sorveglianza nei loro confronti.
Il 20 gennaio del 2004 il salto di qualità: qualcuno distrusse a picconate la tomba della moglie di Bonifacio e madre di Pino. Era il segnale che la violenza avrebbe preso un’altra piega e avrebbe colpito le persone. Poco più di un mese dopo, infatti, ci fu la detonazione di un ordigno posizionato davanti casa sua: morì sul colpo all’età di 71 anni. Pino, devastato, ma decise di restare in carica fino al termine del proprio mandato. Furono mesi in cui la tensione non diminuì e, il 26 settembre dello stesso anno. Violarono anche la tomba di Bonifacio. Ma chi può aver coltivato tanto odio? Le indagini hanno seguito diverse piste, ma restano tuttora ignoti moventi, mandanti ed esecutori.
Ammentenne a Bonifacio Tilocca
Ammentenne a Bonifacio Tilocca, dunque, è un’iniziativa volta a tenerne viva la memoria e a sottolineare l’esigenza di legalità. A rendere tutto ciò ancora più intenso, i recenti fatti che hanno scosso la comunità di Burgos. All’inizio di quest’anno, infatti, un’amministratrice comunale è stata vittima di atti intimidatori espliciti: una scritta minatoria su un muro del centro abitato, un cartello e bossoli lasciati a pochi passi dalla sua abitazione. Le indagini sono in corso, ma, al di là del loro esito, è evidente la necessità di non dimenticare. Necessità di cui si fa portavoce l’attuale Sindaco di Burgos Leonardo Tilocca, che della piccola comunità si sente responsabile come un padre di famiglia: “Purtroppo certi brutti episodi andrebbero dimenticati, ma in questo caso è doveroso e indispensabile ricordare, affinché certi eventi non accadano più”.
Per questo motivo, è stato allestito un programma della durata di un anno che coinvolgerà tutti i cittadini, a partire dai più piccoli. A marzo, per esempio, verrà indetto il primo concorso di murales dedicato a Bonifacio Tilocca. A maggio si terrà “La lezione sulla legalità: un messaggio di libertà”, durante la quale le Forze dell’Ordine incontreranno i bambini e i ragazzi di Burgos. Ed è di Luca Locci, sequestrato negli anni Settanta quando aveva solo sette anni, il libro che verrà presentato a giugno.
A luglio, Gaetano Porcasi terrà un convegno sulla mafia e verrà inaugurata la sua mostra dedicata alle vittime della mafia. E così via, ogni mese fino al 28 febbraio 2025. “Ciò che hanno subìto Pino e Bonifacio Tilocca – continua il Sindaco – è la pagina più buia della nostra storia. Il compito mio e dell’amministrazione è quello di far sì che la nostra comunità si senta al sicuro in un contesto di rispetto reciproco e di legalità”.