Il protocollo d’intesa della Rete museale di Castelsardo.
È stato firmato il protocollo d’intesa “Rete museale di Castelsardo” tra il sindaco della città Antonio Maria Capula e il direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Tempio – Ampurias, don Francesco Tamponi.
“La Rete Museale ha lo scopo di valorizzare i luoghi della cultura presenti in città”, afferma don Francesco Tamponi, direttore dell’ufficio Beni Culturali e delegato regionale nonché direttore del Museo Diocesano a Castelsardo. Tra questi il Castello, con il Museo dell’Intreccio, la Cattedrale di Sant’Antonio Abate e il Museo Ampuriense nelle sue cripte, il Palazzo Episcopale, sede di mostre permanenti e provvisorie, in collaborazione con la Confraternita di Santa Croce, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Ciò offrirà ai visitatori un pacchetto articolato di servizi volti all’accoglienza, mediante le visite accompagnate ai punti espositivi e ai luoghi della storia e dei personaggi che hanno caratterizzato il tessuto urbano di Castelsardo. “Il progetto – prosegue – è nato 15 anni fa e siamo soddisfatti del traguardo raggiunto con un’offerta culturale che sarà integrata da mostre ed eventi di vario tipo che permetterano di valorizzare diversi ambienti e luoghi della vittà”.
Il nuovo sistema prevede un’ottimizzazione nell’emissione dei biglietti attraverso una proposta variegata. Il sistema emetterà un biglietto unico integrato adattabile alle diverse esigenze e livelli degli utenti. L’emissione di biglietti ordinari sarà integrata da altre tipologie di bigliettazione.
Tra i vari titoli innovativi per Castelsardo, alcuni tipi di card che permettano, oltre alla visita della Rete Museale cittadina, anche l’accesso al Museum di Tempio – Ampurias collegato ad altre partnership che coinvolgeranno gli imprenditori del territorio impegnati direttamente e indirettamente nel settore turistico, le associazioni di volontariato di vario tipo e più genericamente il mondo della cultura e delle arti, per promuovere una autentica partecipazione dal basso. “La collaborazione tra diversi attori creerà un positivo clima di compartecipazione, capovolgendo radicalmente il sistema dirigista che ha governato fino ad oggi le iniziative artistiche e culturali a Castelsardo”, conclude don Tamponi.