Consegnati i premi di giornalismo “Città di Castelsardo”
di Anna Pina Lorenzoni
Si è svolta nella sala XI del Castello dei Doria, la serata conclusiva del festival culturale targato Genera, con il premio per il giornalismo Città di Castelsardo. Un evento non nuovo per la città, ma rispolverato dal 1980, quando l’allora sindaco Giuseppe Lorenzoni organizzò la prima edizione. In totale si svolsero cinque edizioni del premio. Castelsardo ebbe la fortuna e il piacere di ospitare giornalisti di grande levatura come Enzo Biagi.
Nel 2021 l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Capula ha deciso di riprendere in mano il progetto con qualche variante. Assieme all’associazione culturale Genera che ha studiato una nuova versione. Non solo il premio giornalistico, ma un festival culturale in cui si toccano vari temi. Nella serata di ieri il tema ha riguardato il giornalismo e sono tanti i premi assegnati.
Tutti i primi di Castelsardo
Il premio sportivo dedicato a Pino Pinna lo ha ricevuto la giornalista Simonetta Martellini. Quello della sezione Cronaca dedicato a Giovanni Canu al giornalista Marco Bittau. Il premio Giornalismo d’inchiesta dedicato a Piero Mannironi è andato alla giornalista Federica Angeli, il premio alla carriera al giornalista Antonio Di Rosa, il premio Fotografia dedicato a Daniela Zedda alla giornalista Elisabetta Loi, quello della sezione “le storie” dedicato a Peppino Fiori è andato al giornalista Mario Mossa. E ancora, il premio giornalismo scientifico ad Andrea Bettini, quello “giornalismo e fumetti” a Bepi Vigna e il premio dedicato a Manlio Brigaglia lo ha ricevuto Giacomo Serreli.
Il riconoscimento più importante, ovvero il premio “Citta di Castelsardo”, è stato assegnato a due giornalisti di grande spessore, Antonio Caprarica e Liliana Faccioli Pintozzi. Entrambi hanno ringraziato la giuria per il riconoscimento assegnato e soprattutto Caprarica ha saputo intrattenere il pubblico con un divertente aneddoto su come sia riuscito ad “intervistare” la Regina Elisabetta nel 2005 pur trattandosi di una pratica non consentita. Il racconto ha suscitato l’ilarità degli spettatori che lo hanno salutato sul finale con un caloroso applauso.