Eolico a Castelsardo, l’opposizione chiede un Consiglio comunale aperto

A Castelsardo la minoranza chiede un Consiglio comunale aperto per parlare di eolico e aree idonee

L’opposizione, guidata dall’ex sindaco, a Castelsardo chiede un Consiglio comunale aperto per discutere di eolico e aree idonee. “I Consiglieri Comunali di opposizione, Alessia Serra, Maria Assunta Palmas, Donatella Sini e Roberto Fiori, capeggiati dall’ex sindaco Antonio Maria Capula, facenti parte del gruppo consiliare “Castelsardo Bene Comune”, hanno richiesto alla sindaca Maria Lucia Tirotto la “convocazione di un consiglio comunale “aperto” in un sito che consenta una maggior partecipazione popolare, rispetto all’aula consiliare, per consentire alla Cittadinanza di seguire i lavori e partecipare al dibattito”.

“La Regione Sardegna ha infatti avviato l’iter per l’individuazione delle aree idonee in cui installare gli impianti per le rinnovabili, con l’obiettivo di individuare e definire gli “spazi idonei” e quelli “non idonei e vincolati” in cui sarà vietato installare impianti, chiedendo a tutti i comuni, attraverso un format prestabilito, di rispondere al più presto, presumibilmente entro Giovedì 12 Settembre 2024, sulla presenza o meno di dette aree”.

“È giusto che nella scelta o meno delle aree considerate “idonee” nella nostra Città, come nel resto della Sardegna – sottolinea il capogruppo d’opposizione, Antonio Maria Capula – siano coinvolti tutti i Cittadini”. La scelta di dare disponibilità, per ospitare o meno, impianti per la produzione di energie rinnovabili avrà un impatto significativo sul territorio e sulla comunità, sia dal punto di vista ambientale che economico. “Riteniamo giusto che tutto il consiglio comunale si esprima in tal senso – conclude Capula- ed i cittadini interessati abbiano la possibilità di assistere, informarsi ed esprimersi in tal senso tenendo conto dei fattori ambientali, paesaggistici, economici e sociali, degli aspetti positivi (produzione di energia pulita, sviluppo economico) e di quelli negativi (impatto ambientale, paesaggistico, sociale)”.

Condividi l'articolo