Polemica a Castelsardo: “La Giunta non dichiara lo stato di calamità”

Castelsardo non dichiara lo stato di calamità naturale.

Le giornate del 22 e 23 dicembre 2024 sono state segnate da eventi meteorologici estremamente violenti che hanno colpito pesantemente il territorio comunale di Castelsardo. Venti burrascosi e mareggiate hanno causato danni ingenti al patrimonio pubblico e privato, con stime che parlano di centinaia di migliaia di euro in danni. Tra gli episodi più significativi, il ribaltamento dei massi frangiflutti nel porto di Sant’Antonio, il crollo della torretta di salvamento sulla spiaggia Sacro Cuore/Ampurias e il danneggiamento della rete stradale con lampioni e segnali divelti. Inoltre, molte strutture private, come dehors e tende esterne di attività commerciali, sono state distrutte.

In base alla legge regionale 28/1985, i danni causati da eventi climatici eccezionali consentono a enti pubblici e privati di richiedere il rimborso attraverso una domanda da presentare alla Direzione Generale della Protezione Civile, a condizione che sia dichiarato lo “stato di calamità naturale” da parte della Giunta Comunale. Tuttavia, nonostante le gravi perdite subite, il Comune di Castelsardo non ha dichiarato tale stato, impedendo così l’accesso ai contributi pubblici per il risarcimento dei danni.

Questa situazione ha sollevato critiche da parte dell’opposizione in Consiglio comunale, che ha presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti sulla mancata dichiarazione dello stato di calamità. “È l’ennesima dimostrazione di leggerezza e mancanza di coordinamento nella gestione amministrativa”, ha dichiarato l’ex sindaco Antonio Maria Capula, a nome del gruppo di opposizione “Castelsardo Bene Comune”. Capula ha aggiunto che la mancata dichiarazione preclude a cittadini e Comune l’opportunità di richiedere i rimborsi per i danni subiti: “Comprendiamo che gli amministratori erano distratti dall’organizzazione del Capodanno, ma la tutela del patrimonio pubblico e privato deve venire prima di tutto”.

Con l’assenza della dichiarazione ufficiale, la spesa per le riparazioni dei danni ricadrà completamente sui cittadini, un ulteriore peso che si aggiunge alle difficoltà economiche legate all’impatto della calamità naturale.

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