Il 14enne scomparso a Sassari è stato trasferito in un’altra comunità e ha chiamato la famiglia
Un 14enne di Sassari era scomparso nel nulla, con famiglia e avvocato che non ricevevano risposta dalle istituzioni, oggi ha telefonato: sta bene. “Lo Stato non ci ha mai dato risposte – denuncia l’avvocata Federica Petretto -. È è stato il ragazzino a chiamare per dire dove l’avevano portato e che stava bene”. Sono state ore di forte apprensione per i familiari, che temevano potesse essere successo qualcosa al 14enne: per strada o nelle mani dello Stato. Ora si trova in una comunità lontano da casa, ma al sicuro.
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Dalla tentata rapina alla scomparsa
Tutto parte da una tentata rapina assieme a un ragazzo più grande di lui. Il maggiorenne è libero, con obbligo di firma, mentre per il 14enne prendono una linea più dura e si apre la porta di una comunità. Chiede di vedere i genitori, ma questo permesso gli viene negato e lui si allontana. Resta fuori un paio d’ore e dopo aver salutato la famiglia torna nella comunità a cui era stato assegnato. Per questa trasgressione arriva la richiesta di carcerazione, ma il giudici opta per il trasferimento in un’altra comunità. Da quel momento il 14enne scompare, senza telefonino come stabilito dalla giustizia.
I genitori e l’avvocata Federica Petretto non hanno più avuto suo notizie e con le ore la preoccupazione aumentava. Inutile ogni tentativo di rivolgersi all’amministrazione carceraria e alla Polizia penitenziaria. Il massimo risultato ottenuto è stato un indirizzo a cui spedire le richieste via Pec. Ma nessuno le ha lette, complice forse il fine settimana.
Non avere più notizie dallo Stato che ha in mano il loro ragazzino ha messo molta paura ai genitori. I precedenti non mancano, purtroppo, e l’assenza di comunicazioni ufficiali faceva temere che potesse essergli successo qualcosa. Niente di bello, nel caso. Di domenica mattina il telefono dei genitori ha finalmente squillato: il ragazzino sta bene. È riuscito a farsi prestare un telefonino e ha spiegato di stare bene e che ora si trova in un’altra comunità dall’altra parte dell’Isola.
Senza entrare nel merito delle scelte fatte sulla pelle di un 14enne, restano forti dubbi su come la Giustizia abbia gestito la vicenda. “Si valuteranno eventuali responsabilità” assicura l’avvocata Federica Petretto che ha visto quel 14enne sparire tra le braccia dello Stato, senza ricevere nessuna comunicazione.