Ma i bimbi della famiglia di Sassari erano felici e ben curati.
Mamma, nonno e zio di due bimbi di Sassari erano accusati di maltrattamenti per non essersi curati delle loro necessità quotidiane, come il cibo e il vestiario, di averli colpiti con calci o con una pompa di plastica quando disobbedivano. Tuttavia, il processo ha ribaltato la situazione. Sono serviti oltre venti testimoni, tra cui un giudice, medici e professionisti, per scaglionarli. I testi della difesa hanno descritto un quadro completamente diverso: un ambiente familiare sereno, con bambini felici e ben curati.
La difesa ha sempre sostenuto che nessuna delle condotte contestate fosse mai stata messa in atto, come confermato dalle testimonianze in aula. Il giudice di primo grado, condividendo questa tesi, dopo 7 lunghi anni di processo, ha assolto madre, nonno e zio con la formula “perché il fatto non sussiste”.
Dopo la sentenza di primo grado, recentemente, come scrive anche La Nuova Sardegna, dalla corte d’appello è arrivata la conferma dell’assoluzione di tutti gli imputati. Rigettate le richieste degli avvocati di parte civile, ponendo così fine a una lunga vicenda processuale che aveva coinvolto tutta la famiglia.