L’accusa di rapina a Sassari contro un ragazzo 26nne.
Un 26enne è stato condannato a un anno e tre mesi di reclusione dal tribunale di Sassari per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni agli agenti, ma è stato assolto dall’accusa di rapina ai danni di una donna. Il processo, conclusosi ieri a Sassari, ha fatto luce su una vicenda avvenuta nell’ottobre 2017 nella zona industriale di Predda Niedda.
Secondo le accuse, poi risultate infondate, il giovane avrebbe inseguito una donna, cercando di colpirla con una bottiglia dopo una lite. E tentando di sottrarle del denaro. Successivamente, sarebbe nata una colluttazione con un altro uomo, suo connazionale, intervenuto per fermarlo. Al quale avrebbe, in un primo momento, sottratto denaro e un cellulare, poi recuperati dal proprietario. L’arrivo della polizia ha portato all’arresto del 26enne, che avrebbe opposto resistenza agli agenti.
Durante il dibattimento, tuttavia, sono emersi elementi che hanno portato a escludere la rapina commessa dal 26enne a Sassari. La difesa ha sostenuto che il giovane fosse stato a sua volta aggredito e che la reazione nei confronti delle forze dell’ordine fosse dovuta al conseguente sentimento di ingiustizia. L’assenza di prove sufficienti a supporto dell’aggressione alla donna ha determinato la caduta dell’accusa principale, e quindi l’assoluzione per la presunta aggressione. Resta, invece, la condanna per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.