Ozieri dice addio a Giovanni, l’ultimo saluto nella chiesa di San Francesco

A Ozieri l’ultimo saluto a Giovanni Carta.

Saranno celebrati questo pomeriggio, a Ozieri, i funerali di Giovanni Carta, l’assicuratore di 59 anni vittima di un tragico incidente domestico. Nella giornata di ieri, una folla di persone si è radunata presso la camera mortuaria dell’ospedale cittadino. Qui, amici, parenti e conoscenti hanno avuto l’opportunità di rendere l’ultimo saluto alla persona cara che, prematuramente, ha lasciato questo mondo.

Sposato con Simonetta e padre di due figli, Valeria e Mauro, nonché zio di una dolce nipotina, ha dedicato parte della propria vita al gioco del calcio. Appassionato di questo sport fin dalla giovane età, ha militato in numerose squadre locali, tra cui la Frassati, l’Ozierese e il San Nicola Ozieri. Ha anche giocato con il Pattada, l’Ardara e il Monte Alma, dimostrando sempre la sua passione, abilità e dedizione verso il calcio. Inoltre, grazie alle sue doti umane fuori dal campo, ha contribuito a creare un’atmosfera positiva e rispettosa in ogni ambiente calcistico in cui si è trovato.

La sua personalità generosa ed empatica lo hanno reso un giocatore rispettato e apprezzato da tutti i suoi compagni di squadra, senza distinzione. Grazie alla sua versatile capacità di giocare in diversi ruoli e alla sua grande esperienza sul campo, Giovanni ha dimostrato di essere un vero atleta completo e apprezzato in ogni contesto. Infine, ovunque abbia giocato, ha lasciato un segno indelebile di eccellenza e professionalità, mostrando sempre un’etica di lavoro impeccabile e dimostrando una passione costante per questo sport.

La cerimonia avrà luogo nella chiesa parrocchiale di San Francesco, luogo di culto molto caro alla comunità di questo piccolo paese di provincia, dove la fede e la religiosità sono sempre state un punto di riferimento importante per tutti i cittadini. Sarà un momento di preghiera, in cui tutti potranno unirsi in comunione fraterna per ricordare il compianto e donargli l’ultimo saluto.

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