Adiconsum contro Abbanoa: “Sentenza d’appello non legittima i conguagli”

L’Adiconsum attacca Abbanoa.

In relazione alla pronuncia della Corte di Appello di Sassari riguardo alla sospensione dell’esecutività della sentenza del Tribunale di Nuoro nei confronti di Abbanoa, l’Adiconsum ha voluto fare chiarezza.

La pronuncia della Corte di Appello, secondo Adiconsum, ha unicamente valore cautelare e prudenziale, ma non mette in discussione la correttezza della sentenza del Tribunale di Nuoro. In realtà, è stato esplicitamente riconosciuto che la decisione del Tribunale si basa su una completa analisi della recente giurisprudenza di legittimità sul tema.

La solidità e la correttezza della pronuncia sono indiscutibili, come confermato dalla sentenza della Corte di Appello di Sassari. In questa, respingendo un’altra infondata impugnazione presentata da Abbanoa, la Corte ha ribadito la giustezza della pronuncia del Tribunale di Tempio Pausania rigettando l’appello del gestore.

“È chiaro che l’affermazione contenuta da Abbanoa, secondo cui la pronuncia della Corte di Appello le permetterebbe di riprendere l’attività di recupero degli importi fatturati, è totalmente tendenziosa e fuorviante. La sentenza non riconosce alcuna legittimità alla pretesa di Abbanoa e, al contrario, ha dichiarato indebiti i crediti per le partite pregresse – affermano da Adiconsum -. È altrettanto falso sostenere che la legittimità della pretesa di Abbanoa sia stata riconosciuta dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione nell’ottobre del 2022. Abbanoa sa bene che tale pronuncia ha i suoi limiti e non ha impedito ai tribunali di Nuoro e Sassari, così come ad altri giudici, di dichiarare l’illegittimità della pretesa di pagamento“.

Sempre secondo Adiconsum va sottolineato che i giudici sardi si sono attenuti ai principi dettati dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite e l’illegittimità della pretesa è ancora più evidente, considerando che la maggior parte dei crediti deve essere considerata inesigibile a causa della prescrizione.

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