La situazione in centro a Sassari.
Ben 87 sanzioni in un solo fine settimana, nonostante la forte pioggia e il freddo. È il bilancio dell’attività di controllo della Polizia locale del Comune di Sassari sul rispetto delle norme per il contrasto al diffondersi del coronavirus. Tra venerdì e domenica, gli agenti del Comando di via Carlo Felice hanno sanzionato 86 persone, quasi tutti minorenni o poco più che maggiorenni, spesso per assembramenti e perché non usavano la mascherina. Sanzionato anche un locale a Li Punti, dopo numerose segnalazioni arrivate dai cittadini del quartiere.
Il maltempo non ha fermato i ragazzi molto giovani, spesso minorenni, che hanno creato assembramenti (in diversi casi senza mascherina) nelle scalinate dell’istituto Margherita di Castelvì, in quelle del liceo Azuni, e più gruppi tra piazza d’Italia e la terrazza della Provincia. Altri luoghi in cui gli agenti in borghese hanno dovuto comminare le sanzioni da 400 euro (che in caso di minorenni saranno pagate dai genitori) sono state piazza Castello, piazza Moretti e piazza santa Caterina, dove un gruppo di giovani era seduto nelle scalinate e consumava alcolici, violando così più norme per il contrasto al diffondersi del coronavirus. Non sono mancate neanche multe a chi fumava davanti a terze persone: in questo caso sono stati sanzionati tutti perché nessuno portava la mascherina.
I controlli proseguiranno anche in questi giorni e saranno potenziati vicino alle festività, per cui si temono maggiori assembramenti per i regali di Natale. La polizia locale vigilerà per garantire il rispetto delle norme di contrasto alla diffusione del coronavirus, soprattutto gli obblighi di coprire naso e bocca con dispositivi adeguati e di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro, ma anche il divieto di assembramento. Ciò significa che non è consentito muoversi in gruppo senza mantenere le distanze, né sostare senza il metro che separa le persone, anche se si usano correttamente le mascherine. Le misure devono essere seguite contestualmente e una non esclude l’obbligo di rispettare l’altra.
Non usare la mascherina e non tenere le distanze interpersonali richieste sono una grave forma di egoismo: il virus cammina con le gambe delle persone, entra nelle case e si diffonde, anche attraverso asintomatici che magari poco prima chiacchieravano in gruppo con amici senza rispettare le regole. I danni che si causano con questi comportamenti ai propri cari sono ormai noti a tutti.