L’esercitazione della Guardia Costiera di Porto Torres.
Si è svolta ieri, coordinata dalla Capitaneria di porto di Porto Torres, l’annuale esercitazione antinquinamento marino denominata “Pollex 2022” finalizzata alla verifica dell’efficacia ed efficienza dei modelli di intervento individuati dal “Piano Operativo di pronto intervento locale contro gli inquinamenti marini” documento che la Guardia Costiera turritana implementa e aggiorna sulla base di quanto previsto dal vigente Piano Nazionale del ministero della Transizione Ecologica.
L’esercitazione ha simulato un intervento complesso nel tratto di mare limitrofo al porto industriale e ha previsto uno scenario emergenziale tale da coinvolgere non solo l’Autorità Marittima quale soggetto coordinatore per la parte a mare ma anche degli assetti pubblici disponibili a livello territoriale per contrastare, la minaccia ecologica rappresentata dallo spiaggiamento di prodotto idrocarburico rilasciato a seguito di un sinistro marittimo.
La Pollex 2022 ha avuto inizio intorno alle 10, nelle acque antistanti la spiaggia di Fiume Santo nel comune di Porto Torres, quando un’unità della flotta peschereccia locale con a bordo 5 persone di equipaggio ha comunicato un black out all’impianto elettrico di bordo dovuto ad un corto circuito in sala macchine e l’insorgere di un grave incendio che ha determinato la necessità di abbandonare il motopesca che affondava con nei serbatoi un ingente quantitativo di carburante, circa 2mila litri di gasolio.
Nell’evento è stato simulato anche il ferimento di uno dei membri dell’equipaggio che si lanciava in mare a seguito delle ustioni riportate e al cui recupero ha provveduto la motovedetta Sar Cp 810 sulla quale era imbarcato personale della Guardia Costiera della componente specialistica Rescue Swimmer, soccorritori marittimi. Sulla base delle procedure operative previste nella propria Pianificazione locale antinquinamento, la sala operativa della Guardia Costiera turritana ha disposto l’uscita e coordinato, assicurando anche il regolare flusso delle comunicazioni, l’attività dei mezzi navali in dotazione al Corpo, dell’unità dei vigili del fuoco prontamente intervenuta, nonché dei servizi tecnico-nautici portuali e del mezzo disinquinante dislocato nel porto di Porto Torres appartenente alla flotta antinquinamento contrattualizzata dal ministero della Transizione Ecologica.
Alla iniziale fase di contenimento e recupero del prodotto sversato mediante il posizionamento di panne galleggianti, panne assorbenti e skimmers, scrematori, si è poi aggiunta una ulteriore insidia ambientale rappresentata dalla presenza di una estesa chiazza di materiale inquinante rilevata dalla dipendente motovedetta Cp 810 che in ragione delle condizioni di vento e corrente, si è spiaggiata presso la vicina località di Fiume Santo ricadente nel comune di Porto Torres.
Il pericolo ambientale ha determinato l’emanazione della “Dichiarazione di Emergenza Locale” da parte del Capo del Compartimento marittimo e l’allertamento della Civica Amministrazione di Porto Torres, interessata dall’evento ai fini dell’implementazione dei modelli di intervento previsti dai rispettivi Piani emergenziali di Protezione Civile a difesa della fascia costiera.
Il Comune turritano ha provveduto immediatamente a convocare il Centro Operativo Comunale, C.O.C., al fine di fronteggiare ogni possibile sviluppo dell’emergenza in atto e disposto altresì l’intervento, corroborato dall’emanazione di apposita ordinanza sindacale, della pattuglia della polizia locale allo scopo di garantire la pubblica incolumità mediante lo sgombero del tratto di arenile impattato dal prodotto sversato in mare.
Sulla scorta delle previsioni dei Piani Operativi vigenti, una squadra a terra di verificatori in composizione mista Guardia Costiera/Polizia Locale con il supporto del personale Arpas procedeva ad effettuare le prime valutazioni tecniche sull’entità dell’inquinamento costiero, propedeutiche alla definizione delle risorse da impiegare e delle procedure da mettere in atto per la bonifica del litorale inquinato.
Nel frattempo, l’efficienza delle dotazioni del battello disinquinante, opportunamente autorizzato dal Dicastero ambientale su formale richiesta della Capitaneria di porto, permetteva di recuperare gran parte del prodotto inquinante e di scongiurare l’ulteriore incremento della minaccia alle coste locali e al patrimonio naturalistico del Golfo dell’Asinara.
Il Comandante della Capitaneria di porto, Capitano di Fregata Gabriele Peschiulli, nell’esprimere soddisfazione per il lineare ed efficace svolgimento della “Pollex 2022” e nel ringraziare tutti i soggetti pubblici e privati che vi hanno preso parte, evidenzia l’utilità di tali simulazioni per giungere ad una sempre migliore implementazione delle procedure di contrasto degli inquinamenti marini attraverso l’azione sinergica delle istituzioni competenti sia per la parte a mare che per la difesa della linea costiera. “A tale scopo – conclude il comandante Peschiulli – occorre lavorare sistematicamente sui margini di miglioramento ancora esistenti nei processi di gestione di siffatte emergenze quando non si esauriscono in ambiente marino, partendo dalla condivisione delle esperienze maturate dai vari soggetti istituzionalmente coinvolti anche in occasione di esercitazioni come quella di ieri”.