Ancora niente ambulanze a Sorso.
A Sorso, la sospensione del servizio 118 gestito dall’associazione Soccorso Sant’Anna da oltre un mese e mezzo ha sollevato preoccupazioni e ha evidenziato l’importanza vitale dei soccorsi d’emergenza nel comune. Negli ultimi giorni, un incidente che ha coinvolto un anziano ha reso ancora più critica la situazione, con l’ambulanza della Croce Blu costretta ad arrivare da Sassari.
La città romangina ha sperimentato direttamente l’importanza del servizio 118. Il mese scorso, i soccorritori sono stati allertati da Sennori per un arresto cardiaco, ma purtroppo ogni sforzo è stato vano. Un’altra tragedia si è verificata lo scorso sabato, quando una donna è morta nell’esplosione, con l’ambulanza di base arrivata da Porto Torres.
La sospensione prolungata del servizio 118 nel comune di Sorso è stata causata da una disputa legale che ha ostacolato il regolare funzionamento dell’assistenza sanitaria d’urgenza. La protesta dei soccorritori, privati del rimborso previsto per legge da 7 mesi, ha contribuito a intensificare la crisi, senza una soluzione immediata in vista.
Al centro della controversia c’è la presidenza dell’associazione Soccorso Sant’Anna, responsabile del servizio 118 nell’area. Mentre Monica Loi, erede del fondatore dell’organizzazione, rivendica la sua legittimità come presidente, il nuovo presidente Paolo Azzena contesta il suo ruolo, dando vita a una complessa battaglia legale.
L’Azienda regionale per l’emergenza e urgenza Sardegna (Areus) riconosce Monica Loi come legittima presidente, mentre il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts) attribuisce tale ruolo a Paolo Azzena.
La mancanza di una risoluzione tempestiva della disputa legale ha lasciato la comunità di Sorso in una situazione di precarietà, con la continua interruzione di un servizio essenziale per la sicurezza e il benessere dei cittadini.