Il ricordo per Vittore Bocchetta, scomparso 2 mesi fa.
Per ricordare il 25 aprile, anniversario della Liberazione, la Fondazione di Sardegna, nella rubrica ”Librarsi”, propone nel suo sito istituzionale e nella pagina Facebook dedicata al progetto un’intervista del giornalista Massimiliano Rais alla scrittrice Giuliana Adamo, docente di Letteratura italiana al Trinity College di Dublino.
Verrà discusso il libro “L’ultima voce”, sottotitolo “Vittore Bocchetta, ribelle, antifascista, deportato, esule, artista” pubblicato da Castelvecchi con lo stesso testo che la Cuec di Cagliari aveva dato alle stampe nel novembre 2012 e con la stessa prefazione di Oliviero Diliberto. Vittore Bocchetta (Sassari 1918, Verona 2021), è stato presidente della Federazione delle Associazioni Partigiane Italiane. Ribelle fin dall’infanzia, sopravvissuto alla “marcia della morte”, rimpatriato, esiliatosi per decenni nelle Americhe, ritornato in Italia.
Protagonista e testimone degli avvenimenti più tragici del XX secolo, nella sua esistenza da ultracentenario, dotato di uno straordinario multiforme ingegno, Bocchetta è riuscito ogni volta a sopravvivere reinventandosi e ricominciando da zero. Ha tenuto mostre d’arte nella Germania dove ha vissuto nei campi di sterminio. Solitudine, resilienza, capacità di tollerare il dolore fisico e i disagi, uniti a un’onestà intellettuale e a una coerenza interiore fuori dal comune, ne fanno una figura straordinaria, sarda e nazionale, che tuttora si staglia lucida contro il passare del tempo.
Giuliana Adamo, basandosi sui racconti diretti fatti in decenni di ostinata testimonianza pubblica, nel libro e nell’intervista ricostruisce le straordinarie vicende di Bocchetta, documentate dalla sua memoria. Visiting professor in varie università degli Stati Uniti, Europa e Cina, la Adamo ha scritto: Contro la pedagogia del disonore (con Antonio Nicaso), pubblicato in L’intervento con gli adolescenti devianti. Teorie e strumenti (2015), e Save the Mafia Children. Un modello italiano nella lotta contro la criminalità organizzata (Castelvecchi, 2019).
L’intervista è in visione nel sito www.fondazionedisardegna.it e nella pagina Facebook dedicata al progetto www.facebook.com/ipomeriggidellafondazione