Un anno dopo la scomparsa, Sassari ricorda l’artista Tonino Sechi

Il ricordo dell’artista Tonino Sechi di Sassari.

A distanza di un anno dalla sua scomparsa, parenti e amici si riuniranno con affetto il prossimo 31 agosto, nella chiesa del Carmelo, alle ore 19, per commemorare la memoria dell’artista Tonino Sechi. Nel corso degli ultimi anni della sua vita, Tonino aveva dedicato il suo talento alla creazione di un vasto corpus di opere pittoriche, producendo oltre 400 quadri che oggi costituiscono una preziosa testimonianza del suo genio artistico.

La sua gamma di espressione artistica era sorprendentemente ampia: dalla magistrale riproduzione dei celebri girasoli di Van Gogh, all’incorporazione dell’essenza dell’impressionismo, fino ad abbracciare uno stile unico di pittura marinaresca. In particolare, la sua vita era intrecciata con quella della professoressa Rosalba Martinez, con la quale aveva condiviso un’interessante sinergia creativa. Nei suoi quadri, Rosalba aveva sapientemente inserito poesie a tema, contribuendo a creare opere che univano l’arte visiva con la potenza evocativa delle parole.

Oltre al suo fervore artistico, Tonino era un appassionato di vela, tanto da possedere tre imbarcazioni ancorate lungo la Costa Azzurra. Ogni anno, queste barche diventavano il punto focale delle sue vacanze. Nonostante le sue esperienze avventurose in diverse parti d’Europa, sentiva una forte connessione con la sua città natale, Sassari. Era qui che aveva scelto di tornare, dopo aver percorso molte strade e solcato i mari.

La sua impronta su Sassari era profonda e multiforme. Inizialmente, aveva fatto il suo ingresso nel mondo dell’arte come marmista, lasciando la sua firma su molte creazioni artistiche realizzate in pietra. Successivamente, il suo talento si era esteso alla sfera delle luminarie. Tonino era la mente dietro le prime scenografie luminose natalizie che avevano conquistato non solo la comunità locale, ma persino attirato l’ammirazione di imprenditori di spicco provenienti dalla Sicilia. Le sue luminarie erano un’ode alla magia del Natale e all’arte di creare atmosfere suggestive attraverso la luce.

“È passato un anno da quando tu non ci sei più, ma sei sempre nella mia mente. Avverto in ogni istante la tua presenza , in ogni momento vive un ricordo, un pensiero, una allegria, una tristezza dentro la mia Anima. In un angolo dell’infinito immenso, viaggi con la tua bianca aura e nella sera sei accanto a me. Ancora”, è il ricordo della compagna Rosalba.

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