Il nuovo incarico per l’arcivescovo Saba di Sassari.
Dalla sede arcivescovile di Sassari ai vertici della pastorale militare italiana: è il cammino che attende monsignor Gian Franco Saba, prossimo a insediarsi come nuovo Ordinario Militare per l’Italia. La notizia, rilanciata dal portale “Silere non possum“, troverebbe conferma in una nomina ufficiale da parte di Papa Francesco, attesa ormai nelle prossime ore.
Un passaggio importante sul piano ecclesiale.
Nato a Olbia e ordinato presbitero nel 1993, monsignor Saba guida l’arcidiocesi turritana da sette anni. Era stato infatti chiamato alla guida di Sassari nel 2017, succedendo a monsignor Paolo Atzei. Il suo ritorno nella capitale rappresenta non solo un cambiamento di scenario, ma anche un passaggio importante sul piano ecclesiale: l’Ordinariato Militare, infatti, non rientra tra le diocesi territoriali, bensì costituisce una realtà personale, strutturata attorno a una specifica categoria di fedeli, piuttosto che legata a un ambito geografico definito.
L’incarico di nuovo Ordinario Militare per l’Italia.
A ricevere la cura pastorale del nuovo Ordinario saranno i membri delle Forze Armate italiane – Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza – insieme ai loro familiari. Si tratta di una comunità articolata e spesso dislocata, che vive esperienze umane e professionali complesse, anche in contesti operativi delicati. A supportarla spiritualmente sono i cappellani militari, sacerdoti che, pur rimanendo pienamente inseriti nel clero, assumono un ruolo attivo anche sotto il profilo istituzionale, con un grado all’interno dell’organigramma militare e una presenza quotidiana nelle caserme, nei comandi e durante le missioni in Italia e all’estero.
L’arcivescovo Saba prenderà il posto di Santo Marcianò.
Con l’ingresso di monsignor Saba, la sede dell’Ordinariato alla Cecchignola si prepara ad accogliere un pastore noto per la solidità del suo pensiero teologico e per una conduzione pastorale improntata alla chiarezza dottrinale e alla vicinanza concreta alle comunità affidategli. A Roma prenderà il posto di monsignor Santo Marcianò, alla guida dell’Ordinariato dal 2013 e prossimo al raggiungimento del limite di età previsto per i vescovi. Il suo sessantacinquesimo compleanno, fissato per il 10 aprile, segna infatti il naturale avvicendamento, in un incarico che richiede energia, dedizione e capacità di accompagnare con attenzione spirituale una realtà in cui fede, servizio e senso dello Stato si intrecciano quotidianamente.