Oltre 20 milioni tagliati alla Asl Sassari, Maieli (FI): “La salute è un diritto”

Asl Sassari

I tagli alla Asl di Sassari.

Il consigliere regionale di Forza Italia, Piero Maieli, ha denunciato che dalla Regione c’è stato il taglio di oltre 20 milioni alla Asl n.1 di Sassari, parlando di un “rischio al diritto della salute nel nord Ovest della Sardegna”.

”Nonostante le numerose segnalazioni e gli appelli lanciati nei mesi scorsi, l’Assessorato regionale alla Sanità ha deciso di andare avanti e tagliare ben 20.462.000,76 euro al bilancio della ASL n. 1, una scelta che comprometterà in modo irreparabile il diritto alla salute dei cittadini del nord ovest della Sardegna”, ha detto in una nota.

Maieli ha citato la situazione del Pronto Soccorso di Alghero, che ha già paventato una chiusura temporanea, mentre il reparto di Anestesia e Rianimazione dello stesso ospedale versa in condizioni critiche per la mancanza di anestesisti, rianimatori ed infermieri. “Non è un caso isolato – dichiara il consigliere – Reparti fondamentali come il Pronto Soccorso, la Medicina Generale e la Cardiologia di Ozieri, così come la Cardiologia, la Chirurgia Generale, l’Endoscopia, la Pediatria, la Week Surgery e la Chirurgia Ambulatoriale di Alghero si trovano a operare con personale ridotto e sotto costante pressione”.

Il consigliere di Forza Italia denuncia ”il limite del costo del personale ridotto a 155,5 milioni di euro per il 2025, ben al di sotto dei 168 milioni approvati dalla Giunta Regionale con la Delibera n. 40/18, si va incontro a un blocco assunzionale che impedirà non solo nuove assunzioni, ma anche la non sostituzione del personale che andrà in pensione”.

Così ha ribadito che ”senza le già previste nuove assunzioni, rischiamo di chiudere interi reparti. La sanità non può essere ridotta a un problema contabile. Trasformarla in un discorso puramente economico, e non sociale, significa annullare il diritto alla salute dei cittadini, colpendo soprattutto le aree periferiche e interne”, dichiara.

”A questo punto è lecito chiedersi se questo taglio non nasconda un progetto più ampio: non tanto un contenimento della spesa, quanto una vera e propria ridefinizione della rete ospedaliera – aggiunge – Un taglio di tale entità potrebbe avere come conseguenza “logica” l’accorpamento delle risorse umane in uno solo dei due ospedali di Alghero e Ozieri, riducendo così ulteriormente l’offerta sanitaria nel territorio”.

La popolazione del nord ovest della Sardegna non può accettare passivamente una simile prospettiva. Chiedo all’Assessorato alla Sanità e alla stessa Giunta Regionale un immediato ripensamento: servono investimenti, non tagli. Serve una visione che metta al centro le persone, non solo i bilanci, perché la salute non è un lusso e non è un privilegio, è un diritto costituzionale e difenderlo è un dovere di tutti”, conclude Maieli.

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