Persone in coda da stamattina nei supermarket dopo l’annuncio dello stop degli autotrasportatori.
In fila ai discount di Sassari già dall’apertura. Dopo l’assalto ai supermarket di ieri sera da stamattina ricominciano le code, per quanto più contenute, dopo l’annuncio dello stop da lunedì degli autotrasportatori sardi col conseguente blocco delle merci.
All’Eurospin di via delle Conce si fanno i conti dell’acqua venduta: “Avevamo 21 pedane – rivela un commesso – con 60 casse ognuna e ce ne sono rimaste due”. A ruba anche il latte- due pedane con centinaia di litri acquistati- su cui piombano da stamattina uomini e donne portandosi via intere confezioni. Tra gli scaffali si sussurrano le spiegazioni- “E’ il gasolio, signora”, “Bisogna fare scorte”- in un passaparola emergenziale esploso ieri dopo la diffusione degli audio whatsapp con il proclama del fermo dell’autotrasporto.
“Qui c’è stata la guerra dell’acqua”, rivela il responsabile della filiale della Lidl a Luna e Sole. “Abbiamo venduto in due ore dieci pallet da 80 colli l’uno”. Un uomo interrompe la spiegazione per chiedere lumi sulla sua marca d’acqua preferita, al momento assente. “Vediamo questo pomeriggio – la risposta – non posso garantire nulla”. Giriamo tra le corsie, il panorama è quello dei contenitori semivuoti di pasta come spaghetti e pennette. “Sul latte stiamo reggendo – continua il lavoratore – ma sull’olio di semi, la cui provenienza è estera, abbiamo dovuto dare delle limitazioni. Se ne può prendere massimo un pezzo per scontrino”. Intanto mani afferrano farina, pane, e i carrelli debordano. “Ieri c’è stato il delirio anche nello store di Predda Niedda e oggi sarà uguale. Si sono viste le stesse scene del lockdwon”.
Il problema ormai è la psicosi: “”La gente ha paura. Dopo due anni di pandemia si è fatto tutto più difficile”. Ma quanto potrete reggere se da lunedì avverrà sul serio il fermo? “Due, tre giorni massimo, tenendo conto che noi riceviamo merci anche dal continente e che abbiamo fatto un ordine straordinario per venire incontro alle esigenze della clientela”. La stranezza è che nessuno ha ancora ricevuto notizie ufficiali: “Questa è una Gdo con una gestione verticale. Noi non siamo in contatto diretto cogli autotrasportatori”. All’Eurospin invece sanno solo di una manifestazione il 19 marzo e restano in attesa. “Capisco le ragioni della protesta – riflette l’operatore della Lidl – ma così ci mettono in croce. Dobbiamo fare turni straordinari e saltare i riposi. Sarebbe stato meglio che ci fermassimo tutti per due giorni”. E poi ci chiede se crediamo allo sciopero di 15 giorni. L’unica certezza, dichiarata ieri al termine della riunione delle aziende a Tramatza, è che lunedì si comincia il blocco ma sulla durata nessuno sa e può dire.