L’allarme sugli attacchi informatici in Sardegna.
I 60mila attacchi informatici che colpiscono ogni mese la Sardegna sono la fotografia di una regione evidentemente troppo indietro rispetto al resto del mondo. “Lo ho già detto più volte e lo ribadisco: investire concretamente nella cybersicurezza significa garantire un futuro migliore alla nostra isola e tenerla lontano da situazioni molto pericolose”. Così Roberto Deriu, consigliere regionale del Partito Democratico, ha commentati i dati emersi durante il convegno “Ready cyber security, un’isola da proteggere“, organizzato a Cagliari dall’associazione di amicizia con Israele “Chenàbura“.
“Dopo il grave attacco informatico subito dalla Regione nei mesi scorsi, questa è l’ennesima prova della vulnerabilità digitale della Sardegna – spiega Deriu –. Il fatto che si debba far fronte a circa 60mila attacchi informatici al mese significa che la nostra difesa informatica è sostanzialmente un colabrodo. Si tratta di un fatto molto pericoloso ma purtroppo sottovalutato. Investire nella cyber sicurezza digitale è una necessità che io stesso avevo già evidenziato nei mesi scorsi, presentando sul tema un ordine del giorno, approvato dal Consiglio regionale il 24 febbraio 2022. Da allora, però, non sono stati fatti passi concreti in avanti, come testimoniano i dati pubblicati nelle scorse ore”.
Per la politica regionale, secondo il consigliere dem, deve essere una priorità assicurare con urgenza un rilancio competitivo della Sardegna in ambito tecnologico, che passi attraverso la digitalizzazione, l’innovazione e soprattutto per la cybersicurezza.