Hanno fortunatamente riportato ferite lievi i militari della Brigata Sassari, colpiti dopo l’attacco alla base Unifil in Libano dall’IDF. I sassarini, stando a quanto riporta l’Ansa, non hanno necessitato ricovero ospedaliero e hanno riferito alle loro famiglie di essere in buone condizioni di salute.
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Una tragedia sfiorata per i militari, tutti originari della Sardegna, impegnati nella loro missione in Libano. I militari colpiti sono in tutto quattro e sono circa 500 i soldati appartenenti al Comando Brigata, al 151° Reggimento Fanteria, al Reggimento Logistico, al 5° Reggimento Genio Guastatori di Macomer e al 45° Reparto Comando e Supporti Tattici “Reggio”.
La condanna della politica.
L’attacco ai militari italiani ha scatenato l’indignazione della politica. La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha espresso vicinanza ai feriti e alle loro famiglie, che stanno vivendo momenti di grande angoscia.
Anche la politica nazionale si è risvegliata dopo i fatti alla base Unifil, condannando il gesto dell’esercito israeliano. La premier Giorgia Meloni ha rilasciato le sue dichiarazioni tramite il suo account social, dichiarando di aver appreso ”con profonda indignazione e preoccupazione la notizia dei nuovi attacchi subiti dal quartier generale italiano di UNIFIL nel sud del Libano, che hanno causato anche il ferimento di alcuni nostri militari impegnati in missione di pace”.
Così ha espresso la sua vicinanza dichiarando ”che tali attacchi sono inaccettabili”. La presidente del Consiglio ha fatto un appello affinché le parti sul terreno garantiscano le sicurezza dei soldati di UNIFIL e collaborino per individuare i responsabili.