Per ore in attesa del tampone nell’ambulanza, la disavventura all’ospedale di Alghero

Il fila per ore all’ospedale di Alghero.

Situazione critica ad Alghero dove i pazienti, con sintomi da “sospetto Covid“, sono costretti a lunghe soste in attesa dell’esito del tampone. Gli stessi infatti hanno atteso da una a tre ore all’ interno dei mezzi di soccorso in servizio presso la città Catalana. I responsabili dell’associazione Nazionale di Azione Sociale (A.N.A.S.) hanno preso carta e penna per scrivere al Commissario straordinario di Areus, Cinzia Bettelini, e al direttore di presidio dell’ospedale di Alghero.

La lettera.

“Denunciamo una situazione pesantissima e assurda che negli ultimi giorni si sta verificando presso il Pronto soccorso dell’ospedale civile di Alghero. Le ambulanze in servizio 118 in arrivo, in particolare quelle con pazienti che hanno sintomi sospetti che potrebbero ricondurre al Covid, vengono fatte sostare per lunghissimo tempo davanti all’ingresso, sotto il sole di agosto, senza poter sbarellare in quanto prima occorre accertare o escludere tramite tampone la positività del paziente – scrivono i dirigenti -. Il tampone viene fatto sull’ambulanza e poi inizia la lunga attesa dell’esito con paziente e operatori bardati che sono costretti a stare in ambulanza con temperature assurde“.

Nelle vicinanze del nosocomio ci sono delle zone alberate nelle quali si eviterebbero temperature tropicali. Tuttavia il personale del portierato continua a sostenere che in tal punto la sosta non è consentita “per ordine del direttore” e pertanto viene impedito ai mezzi di lasciare il piazzale assolato.

La camera calda.

“Si sottolinea come da tempo siano stati terminati i lavori della nuova camera calda che però non è mai entrata in funzione, mentre sarebbe una preziosa valvola di sfogo che permetterebbe di attivare percorsi di accesso differenti per i pazienti positivi o non positivi – proseguono i dirigenti dell’A.N.A.S. -. Al momento pare che tale camera calda funga invece da garage per alcune auto. Le ambulanze del servizio di emergenza urgenza non possono essere trattenute in ostaggio per ore in nessun Pronto soccorso togliendo in questo modo la possibilità alla popolazione di essere soccorsa in caso di necessità”.