Lo scontro tra sindacati e Asl di Sassari.
I sindacati, rappresentati dalla Cgil, Cisl e Uil, stanno esprimendo pubblicamente la loro insoddisfazione riguardo all’apparente mancanza di progressi derivanti dalle recenti riunioni di confronto e contrattazione con la Asl di Sassari.
Sottolineano che gli accordi precedentemente concordati non vengono adeguatamente rispettati. In particolare, fanno riferimento a due deliberazioni, la numero 1051 del 22 settembre 2023 e la numero 958 del 28 settembre 2023. Nelle buste paga di ottobre, appena rilasciate, ci si aspettava che la Asl avrebbe riconosciuto agli impiegati gli adeguamenti salariali derivanti dalle precedenti progressioni economiche, insieme a un acconto dell’80% sulla produttività. Tuttavia, quanto stabilito in queste deliberazioni non è stato debitamente rispettato. In particolare, gli adeguamenti stipendiali non sono stati effettuati come previsto, e gli importi erogati nell’acconto per la produttività sono stati giudicati inadeguati e al di sotto delle aspettative.
“Lo abbiamo detto e ribadito anche nelle occasioni di incontro, la scarsa capacità di governo delle relazioni sindacali, in termini di confronto e contrattazione e quindi di applicazione del contratto, impone una dura presa di posizione, anche e soprattutto per la mancata certificazione dei fondi contrattuali che ci impediscono di contrattare e distribuire le risorse economiche per la carriera e sviluppo professionale del personale”, affermano i sindacalisti Toto Terrosu, Antonio Monni e Mariangela Campus.
Le organizzazioni sindacali sono pronte a intraprendere azioni di mobilitazione e protesta al fine di garantire non solo il rispetto delle relazioni sindacali, ma anche la protezione e la tutela dei diritti del personale coinvolto.