L’allarme criminalità a Porto Torres.
L’escalation di episodi di criminalità preoccupa i cittadini di Porto Torres, con una serie di incendi dolosi che si susseguono senza tregua. L’ultimo è avvenuto nella notte nel quartiere di Monte Angellu, dove un’auto parcheggiata in via Canepa è stata data alle fiamme. Il veicolo apparteneva a una pensionata di 68 anni, residente poco distante. L’incendio è scoppiato intorno alle 23, accompagnato da un forte boato che ha svegliato i residenti. Sul posto sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco del locale Distaccamento, che hanno spento l’incendio. Non vi sono dubbi sull’origine dolosa del rogo.
Quello della notte, tuttavia, non si tratta di un caso isolato. Nella notte tra lunedì e martedì, un altro incendio doloso aveva coinvolto un’auto nella parte alta di via Petronia. Anche in questo caso, un forte boato aveva svegliato il proprietario del veicolo, un artigiano locale, che ha assistito impotente al rogo che ha distrutto completamente il suo mezzo.
Solo pochi mesi prima, il 18 luglio, un episodio simile si era verificato nei pressi della Stazione Marittima, in via Ponte Romano, dove una Peugeot 308, parcheggiata da giorni, è stata ridotta in cenere. Accanto al luogo dell’incendio era stato rinvenuto un contenitore di plastica con residui di liquido infiammabile, segno evidente di un atto premeditato.
A completare il quadro preoccupante, il 13 luglio, nel Villaggio Verde, un rogo aveva distrutto tre auto parcheggiate in via della Rinascita. Le indagini indicano che uno solo dei veicoli fosse il bersaglio degli incendiari, ma le fiamme si sono rapidamente propagate anche alle altre due vetture nelle vicinanze.
I carabinieri della Compagnia di Porto Torres stanno intensificando le indagini, ma finora non ci sono stati arresti o elementi concreti che possano far luce sugli autori di questi atti dolosi. La città, intanto, chiede maggiore sicurezza e un intervento deciso per fermare questa catena di eventi che sta minando la serenità di residenti e lavoratori della zona.
