La criminologa Roberta Bruzzone parla del caso del neonato abbandonato a Osilo.
Osilo è ancora incredula per la vicenda del neonato abbandonato dalla madre sotto un’auto dopo averlo messo al mondo. Dell’episodio si è parlato nel programma Ore14 su Rai2, dove in studio c’era anche la criminologa Roberta Bruzzone.
L’esperta di crimini si è interrogata sulla salute psicologica della madre, prendendo come esempio precedenti analoghi, dove donne e ragazze con disturbi della sfera mentale hanno nascosto e poi abbandonato o ucciso i loro figli appena nati. In studio sono state menzionate alcune ipotesi sul movente secondo cui la 29enne sia arrivata a nascondere una gravidanza, per poi sbarazzarsi del piccolo Francesco.
Ogni ipotesi è dunque aperta dietro questo fatto, secondo la criminologa. “Qui ci sono diversi scenari da considerare, per carità. Qui bisogna valutare chi è il padre, se extrafamigliare o endofamigliare, perché questo è un primo bivio. Come mai questa ragazza di 29 anni è arrivata al punto di negare una gravidanza? A 29 anni sei un’adulta, normalmente le infanticide sono giovani e inesperte. Come mai ha dovuto nasconderla? Chi è il padre è un parametro importantissimo per valutare la gravità della cosa e lo scenario in cui è maturato”.
In studio si ipotizza dunque che il bimbo sia frutto di un atto di violenza o di una relazione clandestina che avrebbe potuto generare scandalo e, dunque, potrebbe essere stata portata avanti di nascosto per questo, infatti nessuno in casa era al corrente della gravidanza della donna.