La bonifica del campo nomadi di Sassari.
Si accelerano i tempi per la bonifica del campo nomadi di Sassari. Lo scorso 3 ottobre, agenti e militari avevano sgomberato l’area considerata ad alto rischio inquinamento. Da allora erano stati apposti i sigilli della Procura della Repubblica, ma qualcosa pare sbloccarsi.
Si accelera sulle tempistiche della bonifica.
“Non abbiamo delle tempistiche esatte su quando avverrà la bonifica – afferma l’assessore all’Ambiente, Antonello Sassu -. Certo è che l’amministrazione si è mossa, nel limite delle proprie competenze, per accelerare sul risanamento di un’area fortemente inquinata. Mi sono attivato con gli uffici competenti e a brevissimo inizieranno i lavori. Diamo assicurazioni sul fatto che le pratiche sono state espletate. Quell’area è determinante per città”.
L’arresto di 10 persone durante il blitz.
Lo scorso 3 ottobre gli agenti della polizia locale di Sassari avevano eseguito 10 misure cautelari con traduzione in carcere nei confronti di altrettanti uomini accusati di traffico illecito di ingenti quantitativi di rifiuti, realizzazione e gestione di discarica abusiva, trasporto e commercio di rifiuti pericolosi e non pericolosi nel campo nomadi.
Le indagini sull’utilizzo del campo nomadi.
L’attività d’indagine, affidata dall’autorità giudiziaria al nucleo di polizia ambientale del Comando di via Carlo Felice, ha permesso di accertare che il campo di proprietà comunale destinato alla comunità rom veniva utilizzato quotidianamente per depositarvi rifiuti di ogni genere che venivano trasportati nel terreno sia dagli stessi indagati, sia da soggetti estranei al campo; dai rifiuti venivano, quindi, separati quelli commercializzabili, ad esempio ferro e rame, per cederli dietro compenso a ditte compiacenti che operano nel settore del riciclaggio dei rifiuti con cui gli uomini arrestati intrattenevano rapporti d’affari.
Le incertezze sul futuro dei nomadi.
Il Comune di Sassari, attraverso i Servizi Sociali, aveva trovato delle sistemazioni provvisorie. Per quanto riguarda i bambini, invece, a decidere è stato il Tribunale dei minori. In molti hanno abbandonato la città per andare in altri luoghi, mentre alcuni si trovano in collocazioni di fortuna.