La proposta arrivata dalla Giunta di Sassari.
La proposta in discussione a Sassari di vietare il circo e le attività che vedono lo sfruttamento degli animali per il divertimento piace ai sindaci della provincia. Questo, di pari passo, con lo stop allo scoppio di petardi e di qualsiasi altro articolo che crei un rumore che possa spaventare.
“Per quanto mi riguarda, non posso che anch’io essere contrario – ha affermato il sindaco di Sorso, Fabrizio Demelas -. Soprattutto per la cattività in cui trascorrono la loro vita. Questo è inaccettabile. Sui botti, invece, andrà fatta una riflessione più attenta e calibrata. Fondamentalmente per l’entità del suono che la determina“.
A Sassari botti vietati e stop ai circhi con animali, il passo avanti del Comune
Parere analogo, quello del primo cittadino di Tissi, Giovanni Maria Budroni: “Sono favorevole al divieto dell’utilizzo degli animali nei circhi ma anche ai botti ed esplosioni. Per quanto riguarda la prima, seppur già dall’antica Roma i circensi utilizzavano gli animali, credo che ai giorni nostri questa disciplina debba venir meno. I circhi sono un indotto a livello economico ed è giusto che la loro attività prosegua, ma senza animali. Magari solo con acrobati, giocolieri e clown. Infine, sono favorevole al divieto dei botti per la tutela di chi li vorrebbe far esplodere e soprattutto dell’ambiente visto che provoca inquinamento acustico con problemi alle persone e gli stessi animali”.
Budroni, inoltre, si è detto anche favorevole al decoro urbano. Fatto che si scontra con il senso civico di alcuni proprietari che portano a spasso il loro amico a 4 zampe lasciando deiezioni in diverse parti del paese, dai parchi ai marciapiedi. Ragion per cui a breve inaugurerà un’area dove portare i cani a giocare.
Giudizio sospeso, invece, per il sindaco di Ardara, Francesco Dui. “È un tema molto delicato che vede diverse linee di pensiero. Da ragazzino vedevo gli animali al circo e questo piace a molti bambini. Comprendo che tenere gli animali in gabbia è contro natura, perciò la risposta più semplice sarebbe quello di andarli a vedere nei loro habitat. Ma, noi amministratori, dobbiamo decidere con studi veterinari ed elementi seri. Non possiamo decidere senza avere solidità dalla quale partire. Perciò non posso essere favorevole o contrario“, ha spiegato.