Da rifare il processo per l’omicidio del calciatore a Sassari.
Il processo a carico di Daniele Ventriglia, il 28enne di Sassari che nel maggio 2018 uccise il calciatore Nico Della Morte, a Ottava, è da rifare. Questo perché il coltello con il quale è stato assassinato lo sportivo non costituisce l’aggravante del mezzo insidioso.
Ventriglia, che si trova attualmente recluso nel carcere di Sassari, era stato condannato a 15 anni di reclusione per omicidio, ma la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di secondo grado rinviando a giudizio l’assassino dai giudici della Corte d’Appello di Cagliari.
Secondo le tesi del procuratore generale e dell’avvocato dell’omicida, l’utilizzo del coltello da cucina non avrebbe rappresentato una potenzialità ingannatoria. E cadrebbe così l’utilizzo del mezzo insidioso, quale aggravante del delitto.