Caldo record, boom di richieste di condizionatori anche a Sassari. Ma bisogna stare attenti

I consigli per l’acquisto e le detrazioni.

In Sardegna esplode il caldo e per i sardi scatta la caccia all’acquisto del condizionatore e alla manutenzione degli impianti. Portatili, fissi o centralizzati, economici o meno, per gli oltre 350mila impianti di condizionamento, in abitazioni, negozi e attività produttive, sono a disposizione oltre 3mila professionisti specializzati nel “curare” i circuiti di refrigerazione, supportati da più di 6mila dipendenti.

I dati dell’Osservatorio di Confartigianato Sardegna per le MPI, dicono come nell’isola ben il 47,5% degli immobili utilizzi il sistema di condizionamento caldo/freddo (ovvero la climatizzazione unica per estate e inverno), contro una media italiana del 29,4%. All’interno di questa percentuale, l’82,9% sono pompe di calore fisse o portatili, il 13,2% sono condizionatori utilizzati solo per raffreddamento e il 3,9% è costituito da impianti centralizzati.

Per non incorrere in guasti, abnormi consumi di energia elettrica o, ancora peggio, in gravi problemi di salute (come accade per riniti o legionella), Confartigianato Imprese Sardegna ricorda come sia necessario effettuare la manutenzione periodica e che solo le ditte e gli artigiani qualificati e aggiornati, possono escludere eventuali rischi.

“C’è una fortissima richiesta di assistenza e controllo – commenta Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – le aziende stanno lavorando tantissimo in queste settimane, sia per il condizionamento sia per la ventilazione. Tanto che spesso si può far fatica a trovare il materiale dai fornitori”. “La sensazione è che molte persone abbiano deciso all’ultimo momento – continua Matzutzi – il consiglio è sempre quello di affidarsi a professionisti e programmare, magari per i mesi in cui non c’è necessità e c’è più tempo per lavorare con calma, per esempio fra ottobre e novembre”.

Giornate così afose non si ricordavano da tempo: anziani e famiglie non riescono più a sopportare una canicola che non avrà – pare – nemmeno vita breve. E quindi scatta la decisione: installare un impianto una volta per tutte. “Non sempre è possibile rispondere a tutte le richieste – sottolinea il presidente di Confartigianato Sardegna – purtroppo, anche perché si parla di lavori che hanno un certo costo”.

L’ACQUISTO DEL NUOVO: I COSTI

Secondo gli esperti impiantisti di Confartigianato Sardegna, per una macchina fissa interna ed esterna di buon livello e ad alte prestazioni (non parliamo dei modelli portatili) la spesa media si aggira intorno ai duemila euro. Poi si possono poi investire anche cifre più impegnative. Sulle costruzioni esistenti, sono molto richiesti i modelli split tradizionali. Chi invece costruisce il nuovo o ristruttura può anche scegliere macchine più complesse. Per esempio si può optare per la pompa di calore, sia per il riscaldamento sia per il raffreddamento, da abbinare a pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia pulita. Certo, questo impianto conviene soprattutto in abitazioni già in classe A, coibentate ed efficienti per involucro.

I bonus fiscali.

Considerato come gli impianti di condizionamento abbiano costi non indifferenti, i bonus sono un aiuto importante per chi effettua l’acquisto. Da quest’anno le agevolazioni fiscali sono valide anche senza ristrutturazione dell’immobile. Grazie alle agevolazioni previste dal Decreto Legge del 30 aprile 2019, nr 34 (il cosidetto Decreto Crescita) nel 2019 è possibile usufruire della detrazione al 50% sulla spesa per un nuovo condizionatore. Questo significa che verrà restituito il 50% del costo dell’elettrodomestico in 10 rate annuali, ad ogni dichiarazione dei redditi.

Ci sono diverse situazioni nelle quali è possibile beneficiare delle detrazioni fiscali.

Nel caso di “ristrutturazione edilizia”, spetta la detrazione al 50%, su un ammontare massimo di 96mila euro. Anche con il “bonus mobili” si detrae il 50% della spesa per arredamento fino a un limite di 10mila euro. Qui si possono far rientrare anche gli elettrodomestici (condizionatori compresi!) in classe superiore alla A+.

La novità di quest’anno è il “bonus condizionatori”. Questa è l’unica situazione non legata alle ristrutturazioni edilizie. Se si sostituisce un impianto di riscaldamento con un condizionatore a risparmio energetico, spetta una detrazione del 50% o del 65% a seconda della tipologia di intervento di efficienza energetica sostenuto. Per usufruire di questo bonus, è indispensabile la sostituzione di un impianto vecchio con uno nuovo, a pompa di calore e a risparmio energetico.

“Qualsiasi sia la necessità – continua Matzutzi – si dovrò procedere all’acquisto acquistare di un condizionatore a risparmio energetico: questo, oltre a permettere l’accesso ai diversi bonus fiscali, consentirà di risparmiare parecchio sulla bolletta dell’elettricità, limitando l’impatto sull’ambiente”.

La manutenzione degli impianti

Secondo le indicazioni degli impiantisti di Confartigianato Sardegna “è fondamentale, prima dell’avvio, procedere alla verifica del loro corretto funzionamento, al controllo di eventuali perdite di gas refrigerante e alla pulizia e sanificazione dei filtri e di quanto potrebbe aver accumulato, polvere, allergeni o agenti patogeni, nel corso del periodo invernale e che alla loro riaccensione potrebbero essere immessi nell’ambiente in cui viviamo e quindi li potremmo respirare. Verifiche che è bene evitare di fare da soli, soprattutto nei casi di controllo sulle perdite che, come per le installazioni di nuovi condizionatori, devono essere eseguiti esclusivamente da persone e ditte in possesso dell’obbligatoria certificazione che attesta l’idoneità a maneggiare “gas serra”, ritenuti, in parte, responsabili di danni all’ambiente”.

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