Il calo di turisti in provincia di Sassari.
Il turismo in provincia di Sassari non registra un confronto corretto con l’anno precedente, poiché sarebbe più opportuno effettuare un paragone con la stagione precedente al periodo Covid, in cui molte persone non hanno potuto viaggiare. Questo il pensiero di Giuseppe Boccia, presidente di Confesercenti Sassari – Gallura, che parla della stagione turistica in corso.
“Le previsioni meteo non aiutano la situazione, soprattutto nei mesi di luglio e agosto che sono principalmente legati alle attività balneari – insiste Boccia -. C’è una forte volontà di godere delle belle spiagge del nord Sardegna, ma spesso mancano servizi adeguati per i turisti. L’isola è una meta tra le più belle al mondo, ma le spese di viaggio e soggiorno risultano troppo elevate, rendendo difficile l’accesso a una fascia di turisti appartenente alla classe media”.
Secondo il presidente, anche la Regione ha le sue colpe: “La politica regionale ha una parte di responsabilità in questa situazione. Sebbene siano stati istituiti diversi tavoli tecnici, la concretezza nelle azioni per migliorare la situazione sembra essere ancora limitata. Certamente anche le associazioni tra le imprese dovrebbero collaborare in modo più competitivo per migliorare l’offerta turistica“.
Non meno importante la questione dei costi all’arrivo nei porti. “Alcuni segnali indicano che, quando si arriva nei porti, ci si accorge che i costi per i panini e le lattine sono paragonabili a quelli di un piatto completo, ad Alghero come a Porto Torres. In confronto, paesi come Spagna e Croazia hanno dimostrato un’eccellente gestione del turismo e a prezzi competitivi. In Sardegna sono elevati anche i costi dei trasporti e le corse sono insufficienti. La Sardegna è un vero paradiso, ma per attrarre e soddisfare una maggiore varietà di turisti, è necessario affrontare le sfide evidenziate e promuovere soluzioni concrete”.