Polemiche per il camp di sub che inneggia al fascismo all’Asinara.
È finito al centro della polemica il camp di sub per ragazzi all’Asinara per una vicenda che vede Luca Occulto, il responsabile della scuola di immersione “I Sette Mari,” sotto i riflettori a causa di accuse secondo cui durante i camp organizzati sull’isola, avrebbe utilizzato motti fascisti con i partecipanti più giovani.
Tuttavia, Occulto rifiuta di commentare direttamente sull’accusa, dichiarando che le accuse non rispecchiano la realtà. Ha affidato il suo caso agli avvocati e ha deciso di non rilasciare interviste in merito. “I Sette Mari” è un’associazione che opera dal 2004, offrendo un campus subacqueo strutturato per ragazzi e ragazze. L’obiettivo è consentire loro di esplorare il mare sviluppando capacità individuali e imparando a lavorare in squadra. Sul sito web dell’associazione, non vi è alcun riferimento all’addestramento con motti fascisti. Al contrario, la subacquea viene presentata come uno sport sano, intenso e non competitivo, con un’enfasi sulla tutela dell’ambiente marino.
Gli organizzatori affermano che l’attività mira a sviluppare qualità dinamiche, iniziative e abilità relazionali tra i partecipanti. Inoltre, si concentrano sull’ascolto e sulla disciplina, aiutando i giovani a costruire fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità.
Accuse e solidarietà al responsabile del camp.
Franco Satta, Presidente del Consiglio Comunale di Porto Torres, è intervenuto a difesa del proprietario della scuola di sub dell’Asinara, respingendo le accuse mosse contro di lui. “Conosco da anni la scuola di immersione Sette Mari e Luca Occulto – dichiara -. Loro sono sempre presenti a tutte le iniziative per la salvaguardia dell’ambiente e non solo sull’isola dell’Asinara. Ho partecipato, in veste istituzionale invitato come ospite, a qualche loro iniziativa ma mai è emersa qualsiasi cosa che potesse far pensare all’uso strumentale e/o politico della scuola subacquea. Al contrario ho notato che ai ragazzi e alle ragazze è stata data una educazione indirizzata al rispetto reciproco, allo spirito di corpo e alla massima osservanza della sicurezza. Queste ultime due cose come ho sentito dire a Luca sono fondamentali per la prevenzione e per l’aiuto reciproco in caso di complicazioni o di effettivo pericolo, perché l’attività subacquea non è priva di rischi. Il fatto che navighi nell’oro mi sembra una fesseria”.
“Se c’è una accusa che si potrebbe fare a Luca Occulto è quella di aver insistito spesso per ottenere dalla pubblica amministrazione delle particolari agevolazioni proprio perché l’attività non è remunerativa e bisogna rientrare nelle spese – aggeiunge Satta -. Però, per quanto so io, ha solo ottenuto ciò che è previsto per legge, mai gratis. Per quanto riguarda l’abbigliamento mi risulta che un colore valga l’altro, non mi pare possibile nelle attività ludiche o sportive, si possano classificare le persone in base al colore della divisa. Anzi questa mi pare un’idiozia, perché altrimenti dovrebbero eliminare dal mercato quasi tutte le mute subacquee. Magari per esaltare e incentivare lo spirito di corpo e l’unione tra i ragazzi e/o i partecipanti non avrà scelto le parole o le formule migliori però accusarlo di fascismo e di essere il padrone dell’isola mi pare esagerato, soprattutto se consideriamo che, nell’osservanza dello stato giuridico, neppure il comune di Porto Torres può considerarsi l’attuale indiscusso padrone dell’isola dell’Asinara”.