La cantante bittese Mariangela Demurtas debutta da solista con ‘Dark Ability’.
Debutta da solista la cantante bittese Mariangela Demurtas. ‘Dark Ability’, questo il titolo dell’Ep, esce l’11 febbraio marcando una svolta autonoma dopo le lunghe collaborazioni da front-singer con le gothic-metal band Tristania e Ardours.
“In realtà nel 2013 – ci spiega lei dal Portogallo dove attualmente vive – avevo già prodotto e registrato in studio un full length da dieci pezzi che però non mi convinceva e non ho pubblicato”. Con il mini-lp Mariangela abbandona il sound duro e selvaggio dell’hard rock per canzoni più pop ma non meno sentite: “Non serve necessariamente visitare zone buie dell’anima per avere qualcosa da dire. È necessario però vivere e trasformare ciò che ci fa soffrire senza ignorarlo”. ‘City’, ‘Classic’, ‘Forgiverance’ e ‘Cross Time’ le quattro canzoni registrate con la produzione del talentuoso Daniel Cardoso, batterista degli Anathema.
L’inglese è la lingua dei brani – “Anche i pensieri ormai sono anglofoni ma continuo a dire parolacce in italiano” – e le radici sarde sembrano lontane. “Di Bitti e Ozieri, dove sono nata, nelle mie canzoni non c’è nulla a parte la malinconia, la stessa che sentivo da piccola nei giorni d’inverno insieme al mistero, tra le campane a morto e il silenzio delle strade”. Da allora sono trascorsi più di trent’anni, una laurea in lingue, il successo all’estero e la pratica di una voce dal range ampio, passionale e spiazzante. “Forse non mi vorrebbero in un talent, a meno che non avessi storie strappalacrime. Quei programmi sono solo televisione alla ricerca di audience”. Le occasioni musicali, soprattutto live, sono state poche in due anni di pandemia e per gli artisti la vita è dura, sfruttati oltretutto da piattaforme come Spotify: “Non paga nulla all’artista. Ci vorrebbero leggi che riconoscano il duro lavoro di chi fa il nostro mestiere”.
Mariangela è molto diretta anche nel non usare nomi d’arte- “Mariangele ce ne sono poche e ho un cognome figo”. Nel 2017 è stata pure riconosciuta come l’ottava donna più sexy del rock mondiale: “Non mi vittimizzo ma penso che si potrebbero glorificare altre cose delle donne”. Intanto indirizza il figlio piccolo all’armonia cantandogli le proprie canzoni e quelle dei giganti del pop-rock: “Ama molto ‘Dudududadada’ dei Police”. E a proposito di famiglia un pensiero va alla sorella Piera, in arte ‘Sidra’, cantautrice- “Mi ha introdotto lei al metal”- e a Bitti devastata dall’alluvione dello scorso anno: “Ho molto sofferto per quelli che sono morti o hanno perso qualcosa, li conoscevo tutti di vista”. Obiettivi a medio e lungo termine? “Vorrei continuare a scrivere nel modo più onesto e poter suonare dal vivo, magari anche in Sardegna dove non mi invitano mai”. Chissà che grazie a “Dark Ability” non accada a breve.