Caos al Pronto soccorso di Sassari, positivi in attesa insieme ai non contagiati

pronto soccorso sassari

La denuncia dei sindacati a Sassari.

Resta molto critica la situazione nel all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. A lanciare l’allarme è il sindacato Fsi che denuncia come il Pronto soccorso sia stato “trasformato in reparto covid non sicuro, dove i pazienti vengono parcheggiati per alcuni giorni in attesa di un posto letto nei reparti dove purtroppo, in questa difficile situazione, hanno difficoltà ad avere anche un’assistenza dignitosa”.

“Da alcune settimane – continua il sindacato – si è creata una situazione a dir poco infernale: caos negli organici, danni psicologici per i pazienti ed il personale, piani logistici senza alcun criterio e privi della sicurezza minima che possa impedire occasioni  di contagio. Un vero caos tanto che sembrerebbe quasi che il triage non esista più”. Giornalmente si troverebbero all’interno della stessa area  50/60 pazienti di cui 37/45 Covid e 10/15 cosidetti puliti con patologie differenti in un situazione di alta intensità di rischio infettivo.

“Il personale infermieristico, ormai allo stremo, è esposto a cariche virali paurosamente alte, considerato che molti pazienti vengono sottoposti a Cpap in locali non idonei e l’unica soluzione per cercare di proteggersi è quella di tenere le finestre aperte. Con gli attuali numeri di accesso, il Pronto Soccorso di Sassari ha necessità di almeno 12 figure in più”.

“È drammatico ascoltare i parenti dei pazienti Covid con polmonite, i quali raccontano che i loro congiunti rimangono seduti su una sedia per 12 ore per mancanza di letti o barelle – continua la Fsi – . Ecco perché una soluzione immediata sarebbe quella di fare intervenire i medici dell’esercito, in modo tale da avere un potenziamento logistico e medico in 48 ore e dare coì respiro e speranza a chi soffre ed ha bisogno di essere curato”.

Secondo l’organizzazione con gli attuali numeri di accesso, il Pronto Soccorso di Sassari necessiterebbe di almeno 12 figure infermieristiche nel percorso sporco e di almeno 4 Oss per turno ed almeno 4 infermieri nel pulito. La Fsi propone anche di trovare una figura sino alle 20 di sera, un cps con limitazioni, che risponda ad un numero di telefono stabilito dall’Aou per informare: sulle condizioni cliniche dei pazienti, sugli accertamenti che stanno facendo e che possa raccogliere quante più informazioni  in maniera tale da dare una risposta alle centinaia di chiamate che pervengono dai familiari inerenti informazioni circa lo stato di salute del proprio caro.

Riteniamo che l’unica soluzione propositiva sia l‘intervento dell’esercito vista la difficoltà nel reperire risorse umane, ma anche  barelle ed ambienti idonei a valutare i pazienti in condizioni di sicurezza e non ritardare quelli critici con rischio evolutivo. Inoltre questa organizzazione sindacale propone di erogare in tempi brevi il premio covid almeno ai lavoratori inseriti nella prima fascia”, conclude il sindacato.

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