Detenuta salvata per la quinta volta, Uil: “Chi ha gravi problemi non stia a Bancali”

Carcere Bancali Sassari

Appello della Uil sui detenuti di Bancali con problemi di salute

Nel carcere sassarese di Bancali, per la quinta volta in pochi giorni, un’agente di polizia penitenziaria ha salvato una detenuta con gravi problemi di salute, spiegano dalla Uil. Si tratta di una donna con un passato di tossicodipendenza. Lo riporta il segretario generale della Uil Pa – Polizia penitenziaria della Sardegna, Michele Cireddu.

Intorno alle 3 del mattino, un’agente in servizio notturno ha notato la detenuta in una posizione sospetta all’interno del bagno della sua cella. La donna è stata soccorsa dal medico dell’istituto e trasportata in ospedale, dove ha perso conoscenza ed è ancora ricoverata in prognosi riservata.

Cireddu ha commentato l’episodio, sottolineando che i detenuti con gravi problemi di salute o psichiatrici dovrebbero essere curati altrove, anziché in carcere. Il sindacalista ha anche evidenziato come gli operatori penitenziari siano spesso ignorati dalla società, nonostante il loro lavoro impegnativo e la capacità di distinguere un malore da un sonno normale.

Secondo Cireddu, i poliziotti penitenziari non solo salvano vite umane, ma gestiscono anche eventi critici e svolgono importanti attività di indagine. Inoltre, sono in grado di fornire supporto ai detenuti nei momenti di sconforto. L’episodio accaduto a Sassari dimostra la necessità di riconoscere il lavoro svolto da questi operatori e di fornire loro il supporto necessario per garantire la sicurezza e la salute dei detenuti.

Condividi l'articolo