A breve l’autopsia sul corpo di Carla Lallai, la 31enne morta ieri cadendo dal parapetto di un edificio a Predda Niedda.
Doveva essere una festa ed è finita in tragedia. Alle 13.30 circa di ieri la morte di Carla Lallai, 31 anni, precipitata dal parapetto di un edificio su due piani di strada 14 a Predda Niedda, periferia industriale di Sassari. Una caduta di oltre dieci metri che non ha lasciato scampo alla donna, nata a Muravera e originaria di Silius nel Campidano. Assieme a diversi amici si trovava all’esterno del locale “Da Mario Disco Bar”, affittato per l’occasione.
Nessun rave party quindi, come scritto a caldo, ma un ritrovo tra amici per festeggiare il carnevale. Un intrattenimento protrattosi dalla notte fino all’ora di pranzo quando Carla si appoggia sul basso muretto, e forse assopitasi, scivola giù finendo sul piazzale sottostante dove, così come nella parte superiore, si trovano diverse attività commerciali, ieri tutte chiuse. Sono stati i conoscenti ad accorgersi subito del dramma e a dare l’allarme. Sul posto arrivano l’ambulanza del 118 e i carabinieri del Comando di Sassari.
Da escludere altre ragioni oltre all’incidente per la scomparsa della trentunenne. A confermarlo le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’area che hanno ripreso la dinamica dell’accaduto. A breve verrà conferito dalla Procura l’incarico per l’autopsia sul corpo di Carla, ceramista e brava intagliatrice di maschere, talento che condivideva insieme al fratello Claudio. Le sue opere venivano esposte sulle bancarelle in giro per la Sardegna e in particolare a Sassari dove viveva da diversi anni.